Una delle tante cassanate
Ad Antonio Cassano gli si vuole bene, soprattutto dopo la brutta avventura di salute capitatagli all'Aeroporto di Milano-Malpensa al ritorno di una trasferta col Milan: la leggera ischemia e l'operazione seguita per chiudergli un buchetto nel cuore, fecero temere per il suo futuro di calciatore e soprattutto di uomo.
Abbiamo pensato anche che, come spessissimo accade dopo penose situazioni come questa, l'incidente avesse potuto, in qualche modo, cambiare il senso etico e morale della sua vita. Non che ci aspettassimo un futuro Cassano francescano, convertito sull'autostrada per Damasco, stile Paoletto Brosio o Claudia Koll - per intenderci -, tra Madonne di Medugorjee e campi di calcio. Questo no, ma che aggredisse una coppia di giornalisti di Telenord nella fase convalescente, questo proprio non lo potevamo immaginare.
E' successo ieri quando, casualmente, è stato avvicinato da due malcapitati cronisti della tv genovese che erano vicino la sua abitazione e stavano - a detta loro - soltanto registrando un sondaggio. Una giornalista del gruppo ha provato a spiegare al rossonero che lei e il suo collega non erano assolutamente interessati a lui, ma ad Antonio - more solito - le spiegazioni non sono bastate, gli è partita la testa ed ha iniziato ad insultarli e a dare spintoni al povero cameraman che, oltre tutto dichiarava, spaventato da tanta veemenza, la sua assoluta fede sampdoriana, cercando di placare l'Antonio Furioso.
Il tutto accadeva davanti agli occhi di alcuni testimoni in un bar, che hanno addirittura cercato di aiutare i poveri giornalisti di Telenord togliendoli dalle grinfie del calciatore barese.
Proviamo a capire cosa sta succedendo a Cassano: Antonio, lo si sa, non è nuovo ad episodi di intemperanza ed intolleranza, sul campo e fuori dal campo di calcio. Sappiamo tutti di quale brutto carattere sia dotato, in netto contrasto col suo straordinario talento calcistico che, se fosse stato sostenuto da un cervello pensante, avrebbe portato il giocatore rossonero a misurarsi con i più grandi calciatori della storia, non c'è ombra di dubbio.
La seconda considerazione è molto confortante e ci rassicura, e cioè che Cassano sta benissimo, ha riacquistato le forze, l'ischemia non lo ha minimamente cambiato, non ha intaccato assolutamente il suo cervello ed il suo stato mentale: due erano i neuroni in dotazione e due sono rimasti.
Speriamo di rivederlo presto sul campo e buon Natale, caro Antonio.
Abbiamo pensato anche che, come spessissimo accade dopo penose situazioni come questa, l'incidente avesse potuto, in qualche modo, cambiare il senso etico e morale della sua vita. Non che ci aspettassimo un futuro Cassano francescano, convertito sull'autostrada per Damasco, stile Paoletto Brosio o Claudia Koll - per intenderci -, tra Madonne di Medugorjee e campi di calcio. Questo no, ma che aggredisse una coppia di giornalisti di Telenord nella fase convalescente, questo proprio non lo potevamo immaginare.
E' successo ieri quando, casualmente, è stato avvicinato da due malcapitati cronisti della tv genovese che erano vicino la sua abitazione e stavano - a detta loro - soltanto registrando un sondaggio. Una giornalista del gruppo ha provato a spiegare al rossonero che lei e il suo collega non erano assolutamente interessati a lui, ma ad Antonio - more solito - le spiegazioni non sono bastate, gli è partita la testa ed ha iniziato ad insultarli e a dare spintoni al povero cameraman che, oltre tutto dichiarava, spaventato da tanta veemenza, la sua assoluta fede sampdoriana, cercando di placare l'Antonio Furioso.
Il tutto accadeva davanti agli occhi di alcuni testimoni in un bar, che hanno addirittura cercato di aiutare i poveri giornalisti di Telenord togliendoli dalle grinfie del calciatore barese.
Proviamo a capire cosa sta succedendo a Cassano: Antonio, lo si sa, non è nuovo ad episodi di intemperanza ed intolleranza, sul campo e fuori dal campo di calcio. Sappiamo tutti di quale brutto carattere sia dotato, in netto contrasto col suo straordinario talento calcistico che, se fosse stato sostenuto da un cervello pensante, avrebbe portato il giocatore rossonero a misurarsi con i più grandi calciatori della storia, non c'è ombra di dubbio.
La seconda considerazione è molto confortante e ci rassicura, e cioè che Cassano sta benissimo, ha riacquistato le forze, l'ischemia non lo ha minimamente cambiato, non ha intaccato assolutamente il suo cervello ed il suo stato mentale: due erano i neuroni in dotazione e due sono rimasti.
Speriamo di rivederlo presto sul campo e buon Natale, caro Antonio.
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