L'AUTORE

lunedì 21 novembre 2011

La morte di Roberto Spizzichino "Spizz"

Roberto Spizzichino tra i suoi piatti









Purtroppo un altro amico se n'è andato: Roberto Spizzichino, classe 1944, compagno di tante suonate, amico dei primi passi musicali, grandissimo artista della batteria ed artigiano sublime e visionario. Da più di venticinque anni si era messo a costruire, letteralmente "a mani nude" piatti  per batterie. Si chiamano "Spizz" e sono apprezzati dai più grandi drummer in circolazione. 
Roberto aveva girato a lungo, prima di trovare la sua strada,  poi scoperta in ciò che univa musica, ingegno - del quale era ricco - arte ed artigianato, ed era  quindi emigrato dalla sua Roma, verso le "città delgli strumenti", Ancona, Osimo, Pistoia, alla ricerca di chi - fabbriche, operatori del settore etc - gli desse retta, al fine di operare questa mirabile fusione che da tempo aveva in testa.
Noi amici pensavamo che fosse un po' matto, e forse avevamo ragione, ma  non avevamo capito che Roberto rincorreva il suo sogno, che non era il nostro. 
La malattia che lo minava da più di 12 anni ce lo ha purtroppo strappato, ma per fortuna restano le straordinarie cose che la sua vita continuerà a raccontarci, soprattutto a sua mglie Louise ed ai suoi giovani figli, Ruben ed Alina. 
Era con la sua famiglia a Pescia, in provincia di Pistoia, dove lavorava ancora ai suoi magnifici piatti, quando una recrudescenza più aggressiva del suo male lo ha stroncato, ieri sera 21 Novembre 2011. 
Caro Roberto, ho la mente piena di ricordi di viaggi in macchina e di concerti insieme a te. Eravamo una ritmica molto coesa e con un sacco di swing e, a quel tempo, tutti volevano suonare con noi due: Romano Mussolini, Marcello Rosa, Tony Scott, Amedeo Tommasi, Harry Davis, Henry Edison, Toots Thielemans e tanti, tanti altri cui hai voluto offrire la tua immensa e straordinaria musicalità. Sei il batterista con il quale ho espresso al meglio la mia musica, sei l'amico caro di tanti passaggi di vita, sei una persona straordinaria e non ti dimenticherò mai.
Addio, amico mio, che il mio abbraccio ti riscaldi per sempre.
Roberto al lavoro, mentre crea il suono
Piero Montanari

Due"creature" di Roberto

domenica 20 novembre 2011

Cicciolina va in pensione

  



 (da: redazione di globalist.it con commento di Piero Montanari)

Sulla piazza di Montecitorio, quel 2 luglio del 1987, una folla di qualche centinaia di persone aspettava l'arrivo di una nuova deputata molto speciale: Ilona Staller, in arte Cicciolina, pornodiva eletta nelle liste del partito radicale con ventimila preferenze. Il boom di voti era arrivato dopo una campagna elettorale condotta su uno schema collaudato: comizio sulla libertà sessuale, apertura della camicetta, seno al vento, ressa dei sostenitori che tentavano in tutti i modi di metterle le mani addosso. La polizia ebbe un bel da fare, in quella calda giornata di luglio i cui si inaugurava la nuova legislatura, per tenere a bada i fan della pornostar, schiumanti dietro le transenne. Le attese non andarono deluse: Cicciolina arrivò scortata da Moana Pozzi, Ramba, Baby Pozzi e Hula pop, quattro sue colleghe in abiti più che succinti che la salutarono togliendosi la maglietta (e sotto non avevano il reggiseno), cosa che scatenò il parapiglia tra fotografi e cameraman. La neodeputata, invece, indossava un vestitino patriottico: un lungo abito stretch verde bandiera, senza spacchi o scollature ma aderentissimo, con inserti bianchi e verdi. Durante la campagna elettorale Giulio Andreotti, sulla sua rubrica sull'Europeo, l'aveva invitata a presentarsi ala Camera, se eletta, in abiti «accollati» per rispetto degli elettori, «anche di quelli che votano per Benedetto Croce». Nata a Budapest il 26 novembre del 1951, figlia di un funzionario del ministero dell'Interno dell'Ungheria comunista, Ilona era arrivata in Italia che aveva venti anni. L'incontro che le cambiò la vita fu quello con il suo futuro pigmalione Riccardo Schicchi, manager del porno, che alla fine degli anni '70 la lanciò come stellina del genere erotico. Cicciolina stava al confine tra soft e hard core, giocando sull'accostamento tra sesso smaliziato e candore infantile: nei suoi improbabili vestitini bianchi, con l'immancabile coroncina di fiori in testa e il povero pitone con cui si esibiva nei teatri , Cicciolina era diventata l'icona di una trasgressione tutto sommato accettabile: fu suo il primo seno nudo trasmesso dalla Rai, nel 1978. L'idea di entrare in politica risaliva al 1979, quando Cicciolina si era presentata in una «Lista del Sole» che però aveva fatto completo naufragio. Nel 1987, quel volpone di Marco Pannella, non nuovo a arricchire le sue liste con candidati «choc», offrì un posto alla pornodiva ungherese. A bordo di una cabriolet rossa, la Staller cominciò a girare le piazze di città e paesi, facendo sempre il pienone nei suoi comizi; ma nel mondo politico qualcuno storceva il naso. Emanuele Macaluso, allora dirigente del Pci, scrisse un corsivo sull'Unità in cui la accusava di raccattare voti «regalando baci e facendo vedere le tette». Le sue foto nell'aula di Montecitorio, inguainata in vestiti fascianti o tailleurs strizzati, fecero presto il giro del mondo. L'onorevole pornodiva alimentava i giudizi sprezzanti sul'Italia. Come parlamentare si è occupata dei temi a lei cari: il divieto di allevare animali da pelliccia, la riapertura delle case chiuse, la creazione di parchi dell'amore, l'eliminazione della censura. Durante la crisi del Golfo, nel 1990, annunciò di essere pronta a fare l'amore con Saddam Hussein per convincerlo a evitare la guerra (non si sa se il dittatore iracheno ne fu informato). Alla Camera cominciarono ad arrivare le richieste di autorizzazione a procedere contro Ilona Staller per atti osceni (commessi, secondo l'accusa, nei suoi show e nei suoi comizi politici). Ma l'aula la assolse, a scrutinio segreto, bloccando i processi nei suoi confronti con 190 voti a favore e 130 contro. Segno che i sostenitori in Parlamento, nonostante tutto, non mancavano. Archiviata la politica (il «partito dell'amore», ideato con Moana Pozzi ben prima di Silvio Berlusconi, fu un flop alle politiche del '92), Ilona Staller è tornata a essere una pornostar, e ha cercato di farsi una famiglia. Ma il suo matrimonio con l'artista americano Jeff Koons è finito male e solo da poco tempo ha vinto la battaglia legale per l'affidamento del figlio. Ilona Staller arriva ora al traguardo dei sessant'anni (il prossimo 26 novembre), dicendosi pronta a fondare un nuovo partito «ottimista-futurista». Ma anche se la sua nuova «discesa in campo» non dovesse funzionare, potrà sempre festeggiare il compleanno con l'arrivo della pensione da parlamentare, tremila euro lordi che la Camera comincerà a versarle dal prossimo mese, eredità di quei 5 anni in cui Ilona Staller è stata per tutti «l'onorevole Cicciolina».  
Che tenerezza Cicciolina pensionata! E come dire che vanno in pensione centinaia di migliaia di "toccatine erotiche", comprese le mie e quelle di una generazione di uomini cui promettevi dolcetti e caramelle sessuali, mentre carezzavi il tuo orsacchiotto di pelouche ed ammiccavi furbescamente bambina. Non eri certo il prototipo della virago mangia-uomini, piuttosto la tua sensualità era di natura infantile, eterea, quasi ingenua e non morbosa. Gli uomini, noi uomini - si sa - andiamo matti per le fusa, e tu, cara Cicciolina ne eri abile dispensatrice. Usare un tempo passato parlando di te mi intristisce un po', (quasi un'omelia funebre alla tua "patatina") anche se ti immagino ancora bella nei tuoi sessant'anni. Benvenuta, Cicciolina, nel mondo dei normali, quelli con la cellulite e la pancetta, e beata te che ci arrivi pure con una bella pensione che ti abbiamo volentieri regalato, a compenso di quelle note "toccatine erotiche" di cui sopra e, credo, solo per quello (altro, come onorevole mi pare che non hai fatto). 
PS: Oggi, dopo quello cui abbiamo assistito in questi anni bui, una come te non farebbe più scandalo. Saresti una noiosissima e banalissima "normale".

mercoledì 16 novembre 2011

Fiorello, la tv e la ragazza nuda



Una delle foto osè di Magda


di Piero Montanari
 (pubbl. su www.globalist.it il 15 nov.2011)
Sovente mi intrattengo in accese discussioni su temi di spettacolo, con un grande amico nonché grande esperto di media, Giancarlo Governi, che la televisione l'ha prodotta, spesso inventata, ad altissimi livelli e per lunghi anni. 
Ogni volta che un evento televisivo appare sugli schermi di casa, la querelle si accende, e ieri, dopo aver visto il programma di Fiorello su Rai 1 "Il più grande spettacolo dopo il weekend", la disputa è partita come al solito.
Al di là dei meriti del bravissimo show-man (che ha riproposto ieri le sue cose miglori ormai rodate, condite con le novità della politica, ed ospiti prestigiosi) ritengo che lo spettacolo di Rosario, pur essendo un bellissimo varietà, non dica nulla di straordinariamente nuovo: mi sembra il classico show televisivo del sabato sera col mattatore, però riproposto il lunedì.
Questa se vogliamo, è la novità: una collocazione non canonica dello storico varietà di Rai1. L'esigenza di assimilare spettatori, soprattutto della fascia giovane, che il sabato disertano la televisione in favore delle discoteche o le uscite con gli amici, ha favorito questa scelta. E sembra proprio quella giusta perchè il successo di pubblico ha premiato il programma, che ha realizzato 9 miloni e 796 mila telespettatori, con uno share molto alto, il 39,18%. Ma ecco la disputa.
Governi:
" Hai visto il grande Fiorello? Se non piace neppure questo, vuol dire che il pubblico è diventato una m.a.
Montanari:
"Non vorrebbe dire questo, semmai che la televisione è cambiata e non è più capace di generare eventi come prima, considerando l'offerta che oggi è estremamente frammentata.
Governi:
"Ma se non è evento questo. Vorrebbe dire, casomai, che questa televisione di m.a ha fatto diventare di m.a il pubblico!
Montanari.
"Dico solo che prima tutti a casa a vedere Sanremo, la Nazionale di calcio, Benigni, Fiorello. Oggi non è più cosi, la televisione è profondamente cambiata".
Perché? Ma perché ci sono decine di canali, Sky, i film con la tv digitale che da oggi è in tutte le case italiane, perché c'è la Rete, Youtube e i video che i ragazzi preferiscono spesso guardare, piuttosto che la televisione in salotto, anche se i risultati del programma di Fiorello sembrano darmi torto.
Una studentessa egiziana di vent'anni, tale Aliaa Magda el Mahadi, ha posto sul suo blog delle foto di lei (ed altri) completamente nuda con le autoreggenti e le ballerine rosse ai piedi, chiamandola "Fan Ary" (arte nuda) e definendo la sua performance: "Un grido contro la società della violenza, del razzismo, della molestia sessuale e dell'ipocrisia".
Questa notizia è su molti quotidiani online e, manco a dirlo, il blog di Aliaa è stato subito visitato da centinaia di migliaia dipersone. Perché - direbbe Governi e forse anche voi - c'è una ragazza di vent'anni ingenuamente nuda. Forse, ma non credo soltanto, mi sembra riduttivo. E' un paradigma di come stanno cambiando le attenzioni del pubblico nella fruizione dei media e merita una riflessione approfondita, come i risultati del "Servizio Pubblico" di Santoro il quale, senza reti generaliste, ha realizzato il 15% di share.

venerdì 11 novembre 2011

Anche Fede a casa: finalmente

di Piero Montanari
(pubbl. su www.globalist.it l'11-11-11)

11-11-11 , una data profetica, un numero palindromo (che lo puoi leggere sia da sx verso dx che al contrario, dal greco palin, indietro, e drómos , corsa), forse l'apertura, per i cabalisti, addirittura di una "porta magica", accesso per la Terza Dimensione che, se poco poco si apre e so dove sta, mi ci infilo, non potendone più. E poi l'11 come numero funesto (ricordiamo l'11 settembre a New York, l'11 marzo a Madrid), e poi i tre 11 i cui 1 sommati danno 6, il numero della Bestia.

Insomma, ce n'è per chi ama la numerologia legata agli eventi, forse retaggio medievale dell'uomo, quando bruciava le streghe e i gatti neri, o forse il bisogno del trascendentale, a cui gli umani trasferiscono gli accidenti della vita che, secondo questo agnostico, miscredente, volteriano- illuminista che scrive, sono assolutamente e totalmente casuali. Chi bestemmia il suo dio dovrebbe essere premiato ed incoraggiato dalla sua religione, perché la bestemmia, per quanto volgare ed inutile, a suo modo è un atto di fede.

Ebbene, in questo irripetibile e strano giorno pieno di 1, una notizia campeggia sui disatri del mondo: l'annuncio di Emilio Fede, l'ineffabile direttore del Tg4, il quale minaccia che, nel caso Berlusconi lasciasse la politica, di lasciare la conduzione del telegiornale, per seguire il suo Mentore nel buen retiro della pensione dorata di Antigua.

Lo ha detto in una trasmissione radiofonica di Rai2, "Un giorno da pecora", aggiungendo di essere "triste, furibondo ed incazzato per il complotto ordito nei confronti del suo amato padrone per farlo cadere, di non credere che Egli sia finito e molli facilmente la presa, che probabilmente ce lo porteremo dietro fino a 120 anni perché dotato di super-forza e che, ad ogni buon conto, lui sarà sempre pronto a seguirlo", facendo attenzione - dico io - che il palmo che lo separa dal sedere di Berlusconi non si allunghi.

Possiamo stare tranquilli, la notizia più seria ed importante per l'umanità, in questo strano 11-11-11 l'abbiamo avuta, ed è, tutto sommato, una gran bella notizia.
Sonni tranquilli, gente

venerdì 4 novembre 2011

Berlusconi canta il Bunga - Bunga

 

 di Piero Montanari

(Pubblicato su www.globalist.it il 4 nov. 2011)

La crisi ci attanaglia, inutile nascondersi ancora, il debito pubblico italiano supera quello dei paesi africani e, pare, stia per essere rimessa in circolazione, come moneta corrente, la pizza di fango del Camerun. Ma gli altri paesi non stanno meglio di noi: in Grecia, in un delirio di nostalgia per l'antico splendore, auspicano l'uscita dall'eurozona e il ritorno della dracma, mentre Sparta e Atene si stanno facendo la guerra e le legioni di Achille sono asserragliate sotto il monte Athos, guidate dal primo ministro George Papandreou.
Un inferno, un periodo socio - politico - economico di una gravità senza precedenti. 'Momentini' di siffatta pesantezza, in epoche passate, sono stati brodo primordiale per l'avvento di tristi nefandezze, come il Nazismo in Germania ed il Fascismo in Italia. Ricordo cosa accadeva in quel tempo, dalla repubblica di Weimar e l'ascesa di Hitler, alla marcia su Roma con la benevolenza di Giovanni Giolitti e del Re.Mentre la Storia ci ricorda di non minimizzare certi segnali, e a tenere alta la vigilanza democratica, arriva sulle pagine di tutti i giornali una notizia sorprendente, che potrebbe scacciare via la crisi e ridare fiducia ai mercati. Qual è la notizia?
Eccola: Mariano Apicella, il giullare alla corte del premier, ci rassicura tutti che, a giorni, si troverà nei negozi il cd con le canzoni di Berlusconi. Il disco si chiamerà "Con amore" e contiene i testi del primo ministro e le musiche di Apicella! Wow, che notizia!
In realtà l'Opera era attesa da tempo, tanto che due grandi testate internazionali - Il Guardian e Le Monde, si interrogavano - preoccupate - sulle sorti del Cd. Ma Apicella, in una nota comparsa sui quotidiani di oggi, ci rassicura e ci spiega le cause del ritardo: "Sa, un sax che non va, una batteria che non suona, ma ora è tutto a posto e il disco è pronto per uscire". Il sistema è quello collaudato di sempre: "Berlusconi mi manda i testi, io scrivo le musiche. Ma l'ordine può essere anche inverso." Bene, e che musica sarà? E Apicella:" Il disco parte lento e poi accelera: c'è un bel samba e poi c'è anche del latino-americano". Ed aggiunge: "L'album è già pronto per i negozi. Ora dobbiamo capire se organizzare una festa di lancio, non lo so ancora".
Meno male, quindi, possiamo stare tranquilli.Spero fortemente che, tra le tracce del disco, ci sia un pezzo chiamato "Bunga - Bunga" e sia suonato sullo stile africano con i cori di Fede, Berlusconi e della "tribù" di mignotte al seguito. Giuro che me lo compro, al diavolo la crisi! Speriamo che al negozio di dischi (ammesso che ce ne siano ancora) accettino la pizza di fango del Camerun.

mercoledì 2 novembre 2011

Cassano, il pierino fragile









(da www.globalist.it del 1 nevembre 2011)

di Piero Montanari
Antonio Cassano sta male. Le informazioni sulla sua salute rimbalzano in maniera vorticosa tra le agenzie stampa, e le tv e le radio sono accampate in attesa di aggiornamenti davanti al Policlinico di Milano, dove Antonio è stato ricoverato subito dopo il suo ritorno dalla partita del Milan contro la Roma, sabato scorso.
Si era sentito male sull'aereo; sembrava un po' di stanchezza, dopo aver disputato uno scorcio di gara strepitoso nel quale non si era risparmiato, creando anche seri guai all'undici giallorosso. Si sapeva che avrebbe dato tutto, Cassano teneva molto a far bella figura con la sua vecchia squadra e davanti ai suoi vecchi tifosi che, a giudicare dai fischi appena entrato, non gli hanno mostrato molto affetto, incongruenza folle del tifo calcistico. Ma questo conta di meno, conta poco.
Conta, invece, che quella stanchezza che Antonio ha sùbito sentito strana, la difficoltà di pronunciare parole e il giramento vorticoso della testa non erano da attribuirsi alla partita da poco disputata, e non promettevano certo nulla di buono.
Il referto non è stato ufficializzato, ma Cassano ha avuto un'ischemia cerebrale temporanea che, per un atleta di 29 anni potrebbe dire la fine dei giochi.
Questa paura di vedere Cassano in condizioni gravi (e speriamo non così gravi, ovviamente) mi riporta immediatamente alle orribili sensazioni che provai quel 30 dicembre del 1989, mentre guardavo la partita Roma - Bologna, e vidi Lionello Manfredonia, centrocampista e stopper romanista, accasciarsi senza vita sul campo, vittima di un arresto cardiaco. A Bologna, quel giorno, c'era un freddo polare (meno 5) e Bruno Giordano, suo vecchio compagno nella Lazio, di sicuro gli salvò la vita, producendosi immediatamente in un primo ed efficace soccorso.
L'immagine che si ha dell'atleta è un'immagine di forza, di invincibilità, soprattutto per noi che li idolatriamo, quando vincono e ci esaltano. Per questo che fa più male prendere coscienza che possono ammalarsi come "comuni mortali", e talvolta spegnersi sul campo, cosa alla quale, qualche volta, abbiamo tragicamente assistito.
Cassano è un guascone, simpatico e divertente, intemperante e "pierinesco", un giocatore straordinario che, preso in dosi omeopatiche, sa anche tenere alto il morale degli spogliatoi nelle squadre dove ha giocato: il Bari, la Roma, Il Real Madrid, la Sampdoria, il Milan. La Roma ne sa qualcosa di queste intemperanze, e molti allenatori hanno subìto il suo carattere, non capendo il suo spirito cameratesco e la goliardia che ne tratteggia la personalità. E' di Bari Vecchia, Antonio, ha fatto si e no la scuola dell'obbligo ed è un talento naturale calcistico come se ne vedono pochi.
La gioia di tutti sarà tornare a veder giocare questo straordinario ragazzo e atleta di 29 anni che, chissà per quale tragico destino, si è ammalato di una malattia da vecchi sedentari.

Premio alla Cultura

PREMI SPECIALI

A BENEMERITI DELLA CULTURA

(Trofeo di Cristallo e Medaglia d’oro del Presidente dell’Ass. Cult. “P. Raffaele Melis O.M.V.”)

Musicista Regista Maestro PIERO MONTANARI
Roma

Premio “Francesco Di Lella”

“Per avere contribuito con la musica e la regia all’evoluzione ed all’affermazione di attori e cantanti di chiara fama nazionale ed internazionale, lasciando un segno vivo nel panorama cinematografico e musicale italiano, senza mai desistere anche in un periodo così difficile ed arduo come l’attuale.”

Firmato Augusto Giordano, Getulio Baldazzi, P.Ezio Bergamo, Rita Tolomeo, Maurizio Pallottí, Domenico Di Lella, Maria Fichera, Gianni Farina, Rita Pietrantoni, Paola Pietrantoni, Domenico Gilio.

Il premio sarà conferito il 13 giugno 2010 alle ore 16 al teatro S. Luca, in via Lorenzo da' Ceri 136 - Roma.

Esce il cofanetto della mitica trasmissione!

Esce il cofanetto della mitica trasmissione!
Finalmente nelle librerie "L&H:2 Teste senza cervello", libro e Dvd con la summa delle puntate migliori e, udite udite, dialoghi ANCHE IN ORIGINALE . Lo abbiamo presentato da MelBookStore il 30 giugno 09. C'era Italo Moscati, persona di straordinaria cultura e spessore umano. Con quella di Giancarlo le due 'memorie' si intersecavano a meraviglia! Due teste con parecchio cervello...SE TI INTERESSA COMPRARLO, CLICCA SULL'IMMAGINE!

Al Parco di S. Sebastiano

Al Parco di S. Sebastiano
Con Guido De Maria e Giancarlo Governi, i padri di SUPERGULP!

Celebriamo SUPERGULP!

Celebriamo SUPERGULP!
Talk Show con Giancalo e Guido al "Roma Vintage Festival", 16 giugno 2009 dedicato allo storico programma Rai

Celebriamo Gabriella Ferri

Celebriamo Gabriella Ferri
Con Giancarlo

...e Rino Gaetano

...e Rino Gaetano
Con Giancarlo

...ancora Rino

...ancora Rino

Con sua sorella Anna Gaetano e Giancarlo

Con sua sorella Anna Gaetano e Giancarlo
In omaggio a Rino, quella sera ho cantato "I love you Maryanna", primo disco di Rino, prodotto da me e da Antonello Venditti nel 1973. Con Rino feci un tour nel 1979. Alla batteria c'era Massimo Buzzi, alle chitarre Nanni Civitenga e Rino e io al basso. Il 'road manager' era Franco Pontecorvi che oggi vive come me sui Castelli Romani e vende occhiali.

Serata Supergulp

Serata Supergulp
Venerdì 17 luglio '09 al Parco S. Sebastiano (Caracalla) all'interno di Roma Vintage, verrà ripetuta la serata dedicata alla genesi del mitico programma televivivo. Parteciperanno Giancarlo Governi, Guido De Maria e Piero Montanari (me stesso...). Appassionati intervenite!

Un giovane promettente...

Un giovane promettente...
Luca, il giorno che si è vestito bene per il suo saggio di pianoforte. Sarà pur vero che "ogni scarrafone è bello a mamma soia", ma ci saranno pure degli scarrafoni universalmente belli, o no?

Maggio 2008: un piacevole incontro

Maggio 2008: un piacevole  incontro
Dopo più di vent'anni ho rivisto l'amico Giorgio Ariani, grande attore e voce ufficiale Italiana di Oliver Hardy (Ollio). Nel 1985 realizzammo la sigla di "2 Teste senza cervello" e Giorgio, con Enzo Garinei (Stanlio) doppiò una marea di film della coppia per i quali realizzai le musiche.

Una gita al "Giardino dei Tarocchi"

Una gita al "Giardino dei Tarocchi"
A Capalbio (Gr.) c'è un posto magico da visitare, con opere d'arte tra ulivi e macchia mediterranea, opera dell'architetta Niky De St. Phalle che ha realizzato in 20 anni un percorso di magnifiche statue ispirate ai Tarocchi, le magiche carte che predicono il futuro...Dato il suo nome, è meta di "sole" e personaggi cosiddetti " taroccati". Wanna Marchi e sua figlia sono state spesso viste aggirarsi tra le magnifiche statue!

Diana Nemi 2007/2008

Diana Nemi 2007/2008
Da sx alto: Samuele, Emanuele, Federico R., Lorenzo, Matteo, Edoardo, il Mister Eugenio Elisei. Sotto:Simone, Luca, Daniele, Valerio, Riccardo, Federico C.

Luca e Pedro 'Piedone' Manfredini

Luca e Pedro 'Piedone' Manfredini
Col mio "idolo" calcistico di ieri

Luca e Francesco Totti

Luca e Francesco Totti
Col suo "idolo" calcistico di oggi

Luca Montanari

Luca Montanari
Il calciatore. Questa stagione, la prima di campionato con i pulcini della "Diana Nemi", è capocannoniere. Ha messo a segno ben 43 reti e tutte senza rigori, ma ventidue su calci piazzati!

Luca Montanari

Luca Montanari
Nel momento della premiazione

Daniele Serafini

Daniele Serafini
La premiazione

A S D Diana Nemi Pulcini '98. Anno 2006 -'07

A S D Diana Nemi Pulcini '98. Anno 2006 -'07
Da sx della foto: Samuele, Matteo, Riccardo,Federico, Wulnet, Carlo, Luca, Daniele. Seduto con il pallone, una vera pestilenza, Federico Rosselli. Dobbiamo dire grazie alla pazienza infinita del Mister Eugenio Elisei, che più volte ha pensato di mollare la squadra e dedicarsi alle missioni in Angola - E' meno faticoso - mi ha detto, disperato, alla fine di un allenamento.

Allenamenti anno 2007-2008

Allenamenti anno 2007-2008
Il mio secondo figlio unico...

Matteo Montanari

Matteo Montanari
Il mio primo figlio unico...

Ado e Sania Montanari

Ado e Sania Montanari
The Peter's Sisters

La Roma tra la "B" e la "A" 1951-1952

La Roma tra la "B" e la "A" 1951-1952
Memmo Montanari (primo a dx nella foto) con i suoi tifosi in una trasferta della Roma. La foto è stata scattata al ritorno da Verona il 22 giugno 1951. Solo dopo quella partita la Roma ebbe la certezza di tornare in serie A

Memmo Montanari, capo dei tifosi, in azione nel suo poderoso incitamento alla squadra.

Memmo Montanari, capo dei tifosi, in azione nel suo poderoso incitamento alla squadra.
Mio padre, che si diceva fosse danaroso, quando morì era povero. Qualcuno nel nostro quartiere Celio racconta ancora che comprava i giocatori alla Roma...

Mio padre al centro dei vip della Roma

Mio padre al centro dei vip della Roma
Ricordo questa foto da sempre. Quella che avevamo in casa aveva un ritocco fatto a mano da non so chi (forse mio padre stesso). Il "pittore" aveva dipinto a tutti pantaloncini da calcio e gambe nude! In quel periodo glorioso nasce il giornale "Il Giallorosso" che contribuì attivamente alla ricostruzione della Roma. Fu fondato da mio padre, Angelo Meschini (capi storici di allora del tifo romanista) e dai fratelli Mario e Peppino Catena (soci della Roma) con la collaborazione dell'avvocato Alberto Saccà, con cui mio padre, nei miei ricordi da piccolo, aveva rapporti conflittuali.

Il Giallorosso

Il Giallorosso
Testata del giornale dei tifosi della Roma fondato da mio padre nel 1952. Ero piccolino e ricordo quel giorno che mi fece vedere le bozze...ricordo la finestra della mia camera sulla Piazza, al civico 4, ed il Colosseo davanti.

Pop & Jazz History

Pop & Jazz History
Sonorizzazione

1970 Pop Maniacs

1970 Pop Maniacs
Qui ci sono anche le musiche di Spyderman e i Fantastici Quattro che feci nel 1977 per Supergulp!

Il Pianeta Totò

Il Pianeta Totò
Fotogramma della sigla di Mario Sasso per la prima trasmissione di Rai 2 sul grande attore. Gli occhi di Totò si muovevano a tempo con una mia tarantella che si trasformava via via in rock sulle note di Malafemmena.

Laurel & Hardy

Laurel & Hardy
Logo originale della trasmissione

Laurel & Hardy

Laurel & Hardy
Un fotogramma della sigla di "Due teste senza cervello". Ci lavorò a lungo il videoartista Mario Sasso, alla SBP di Roma, con Virginia Arati che dipingeva elettronicamente 'frame by frame', con un computer costosissimo della Quantel che si chiamava appunto Paintbox. Credo che questa sigla sia stata la prima in Tv ad essere realizzata con questa straordinaria tecnica.

Il mio recording studio

Il mio recording studio
La regia

studio

studio
La sala di ripresa

studio

studio
la regia

studio

studio
La regia

Il ritorno di Ribot 1991

Il ritorno di Ribot 1991
Uno sceneggiato interpretato dal grande cantante e attore franco-armeno Charles Aznavour e Delia Boccardo, diretto da Pino Passalacqua per Rai1 e Antenne2 con la colonna sonora composta da me.

Processo di famiglia di Nanni Fabbri, 1992 per Rai1

Processo di famiglia di Nanni Fabbri, 1992 per Rai1
Alessandra Martinez, protagonista del film in due puntate con la mia colonna sonora.

Le Gorille

Le Gorille
Serie TV franco anglo italiana che riprende dei film del 1957-58 con Lino Ventura. Il personaggio è Geo Paquet, agente segreto francese, Di questa serie ho musicato 2 episodi, per la regia di Maurizio Lucidi e Duccio Tessari

Top model

Top model
Film con D'Amato

Top model

Top model
Stesso film uscito in Grecia

Top girl

Top girl
Film sequel di D'Amato. Beh, dopo tutte ste top, non poteva mancare la girl!

High finance woman

High finance woman
Altro film di D'Amato con le mie musiche