(pubbl. su www.globalist.it il 15 nov.2011)
Sovente mi intrattengo in accese discussioni su temi di spettacolo, con
un grande amico nonché grande esperto di media, Giancarlo Governi, che
la televisione l'ha prodotta, spesso inventata, ad altissimi livelli e
per lunghi anni.
Ogni volta che un evento televisivo appare sugli schermi di casa, la querelle si accende, e ieri, dopo aver visto il programma di Fiorello su Rai 1 "Il più grande spettacolo dopo il weekend", la disputa è partita come al solito.
Ogni volta che un evento televisivo appare sugli schermi di casa, la querelle si accende, e ieri, dopo aver visto il programma di Fiorello su Rai 1 "Il più grande spettacolo dopo il weekend", la disputa è partita come al solito.
Al di là dei meriti del bravissimo show-man (che ha riproposto ieri le
sue cose miglori ormai rodate, condite con le novità della politica, ed
ospiti prestigiosi) ritengo che lo spettacolo di Rosario, pur essendo un
bellissimo varietà, non dica nulla di straordinariamente nuovo: mi
sembra il classico show televisivo del sabato sera col mattatore, però
riproposto il lunedì.
Questa se vogliamo, è la novità: una collocazione non canonica dello
storico varietà di Rai1. L'esigenza di assimilare spettatori,
soprattutto della fascia giovane, che il sabato disertano la televisione
in favore delle discoteche o le uscite con gli amici, ha favorito
questa scelta. E sembra proprio quella giusta perchè il successo di
pubblico ha premiato il programma, che ha realizzato 9 miloni e 796 mila
telespettatori, con uno share molto alto, il 39,18%.
Ma ecco la disputa.
Governi:
"
Hai visto il grande Fiorello? Se non piace neppure questo, vuol dire che il pubblico è diventato una m.a.
Montanari:
"Non vorrebbe dire questo, semmai che la televisione è cambiata e non è più capace di generare eventi come prima, considerando l'offerta che oggi è estremamente frammentata.
"Non vorrebbe dire questo, semmai che la televisione è cambiata e non è più capace di generare eventi come prima, considerando l'offerta che oggi è estremamente frammentata.
Governi:
"Ma se non è evento questo. Vorrebbe dire, casomai, che questa televisione di m.a ha fatto diventare di m.a il pubblico!
"Ma se non è evento questo. Vorrebbe dire, casomai, che questa televisione di m.a ha fatto diventare di m.a il pubblico!
Montanari.
"Dico solo che prima tutti a casa a vedere Sanremo, la Nazionale di calcio, Benigni, Fiorello. Oggi non è più cosi, la televisione è profondamente cambiata".
"Dico solo che prima tutti a casa a vedere Sanremo, la Nazionale di calcio, Benigni, Fiorello. Oggi non è più cosi, la televisione è profondamente cambiata".
Perché? Ma perché ci sono decine di canali, Sky, i film con la tv
digitale che da oggi è in tutte le case italiane, perché c'è la Rete,
Youtube e i video che i ragazzi preferiscono spesso guardare, piuttosto
che la televisione in salotto, anche se i risultati del programma di
Fiorello sembrano darmi torto.
Una studentessa egiziana di vent'anni, tale Aliaa Magda el Mahadi, ha posto sul suo blog delle foto di lei (ed altri) completamente nuda
con le autoreggenti e le ballerine rosse ai piedi, chiamandola "Fan
Ary" (arte nuda) e definendo la sua performance: "Un grido contro la
società della violenza, del razzismo, della molestia sessuale e
dell'ipocrisia".
Questa notizia è su molti quotidiani online e, manco a dirlo, il blog di
Aliaa è stato subito visitato da centinaia di migliaia dipersone.
Perché - direbbe Governi e forse anche voi - c'è una ragazza di
vent'anni ingenuamente nuda. Forse, ma non credo soltanto, mi sembra
riduttivo.
E' un paradigma di come stanno cambiando le attenzioni del pubblico
nella fruizione dei media e merita una riflessione approfondita, come i
risultati del "Servizio Pubblico" di Santoro il quale, senza reti
generaliste, ha realizzato il 15% di share.
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