Lunedì scorso, 7 maggio, su Rai 2 alle ore 21 è andato in onda un programma dal titolo: "Votantonio Votantonio" realizzato dalla Einstein Multimedia, la società di Luca Josi che, insieme alla olandese Endemol e a Ballandi, ha più spazio nelle produzioni televisive.
Questo programma di cui parlo, condotto da Fabio Canino (Marziani etc.) ha avuto una delle percentuali d'ascolto (e quindi di gradimento) più basse degli ultimi vent'anni, considerando che va in prima serata. Tutto ciò rientra nella normalità (si fa per dire...), se fai una trasmissione che non ha meccanismi di appeal per catturare lo spettatore, ormai corrotto dal telecomando (la seconda invenzione diabolica, dopo l'auditel).
Non saprei dare un giudizio sulla prima puntata (ce ne sarà una seconda?) di Votantonio se non dire che mi è sembrata troppo lunga (quindi noiosa). E poi l'ironia di Canino sembra aver poco a che fare con lo stile del programma.
Votantonio vorrebbe rifarsi al glorioso Portobello di Enzo Tortora, e un pò ad un format inglese di successo, Vote for me. Il meccanismo in breve:ci sono sei concorrenti a puntata che hanno un'idea, generalmente bislacca, per risolvere problemi annosi (tipo: l'acqua alta a Venezia, il traffico a Roma, una legge che consenta la bigamia per le donne etc,). Per essere votati fanno una campagna elettorale cercando consensi. In studio vengono votati dal pubblico e da alcuni personaggi di spicco. Per la prima puntata hanno scomodato Pippo Baudo, l'ex ministro Martelli, la figlia di Ciriaco de Mita, il futurologo Augusto Vacca.
Non ci sarebbe nulla di strano se non fosse che per la sigle di apertura e chiusura, nonchè stacchetti e sottofondi, hanno usato il mio brano Totò Rap, che appunto contiene il tormentone Votantonio Votantonio, mirabile pezzo di Totò dal film Gli Onorevoli. Qual'è il busillis? Beh, se chiudono il programma mi tagliano il contratto e perdo anche i diritti d'autore!
Faccio appello alla vostra coscienza di telespettatori e vi prego di turarvi il naso e guardare Votantonio Votantonio il lunedì su Rai 2 alle ore 21, soprattutto quelli in possesso dell'apparecchio Auditel (che detto così sembra un apparecchio acustico per ipoudenti...). Una cortesia personale!
Questo programma di cui parlo, condotto da Fabio Canino (Marziani etc.) ha avuto una delle percentuali d'ascolto (e quindi di gradimento) più basse degli ultimi vent'anni, considerando che va in prima serata. Tutto ciò rientra nella normalità (si fa per dire...), se fai una trasmissione che non ha meccanismi di appeal per catturare lo spettatore, ormai corrotto dal telecomando (la seconda invenzione diabolica, dopo l'auditel).
Non saprei dare un giudizio sulla prima puntata (ce ne sarà una seconda?) di Votantonio se non dire che mi è sembrata troppo lunga (quindi noiosa). E poi l'ironia di Canino sembra aver poco a che fare con lo stile del programma.
Votantonio vorrebbe rifarsi al glorioso Portobello di Enzo Tortora, e un pò ad un format inglese di successo, Vote for me. Il meccanismo in breve:ci sono sei concorrenti a puntata che hanno un'idea, generalmente bislacca, per risolvere problemi annosi (tipo: l'acqua alta a Venezia, il traffico a Roma, una legge che consenta la bigamia per le donne etc,). Per essere votati fanno una campagna elettorale cercando consensi. In studio vengono votati dal pubblico e da alcuni personaggi di spicco. Per la prima puntata hanno scomodato Pippo Baudo, l'ex ministro Martelli, la figlia di Ciriaco de Mita, il futurologo Augusto Vacca.
Non ci sarebbe nulla di strano se non fosse che per la sigle di apertura e chiusura, nonchè stacchetti e sottofondi, hanno usato il mio brano Totò Rap, che appunto contiene il tormentone Votantonio Votantonio, mirabile pezzo di Totò dal film Gli Onorevoli. Qual'è il busillis? Beh, se chiudono il programma mi tagliano il contratto e perdo anche i diritti d'autore!
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