di Piero Montanari
Tre aspetti morali osservo in una persona se voglio immaginare di instaurare un'amicizia: l'intelligenza, la cultura e la gentilezza. Ci sarebbe una quarta dote, la lealtà, ma è inutile domandarla a chi ha già le altre tre, perché di sicuro ne è portatore.
Ebbene, stavolta mi sento di generalizzare dicendo che non troveresti il barlume di una di queste umane qualità in un tifoso di calcio del Feyenoord, i nuovi barbari del Sacco di Roma. E' notizia di oggi, dopo gli atti osceni che gran parte di questi hanno perpetrato nella Città Eterna, in tre giorni di follia e distruzioni che neanche i peggiori Lanzichenecchi, le minacce violente e le promesse di morte verso i tifosi romanisti, attesi per la partita di ritorno di Coppa Europa di giovedì 26 febbraio.
Per l'occasione, invece di fare ammenda per i danni prodotti a Roma, hanno preparato magliette con su scritto "Je suis Fountain", con l'immagine della Fontana della Barcaccia di Piazza di Spagna, oltraggiata e violata irreparabilmente dalla loro furia barbara, infischiandosene persino di sfottere chi si sentiva "Charlie Hebdo" dopo il massacro del 7 gennaio 2015 di Parigi. (La maglietta continua minacciosa dicendo: "Abbiamo solo scherzato, ci vediamo giovedì feccia romanista di accoltellatori").
L'inutile follia di questi finti tifosi di calcio del Feyenoord è arrivata addirittura a farsi beffe degli orrori dell'Isis, minacciando sui social di tagliare teste agli improvvidi romanisti che si recheranno a Rotterdam (a questo punto me ne fregherei delle libertà personali ed impedirei con tutti i mezzi la pericolosa trasferta).
Sappiamo da tempo che questi rari incivili farebbero impallidire lo stesso Adolf Hitler, che al loro confronto appare come un boy scout che aiuta le vecchiette ad attraversare la strada. Sono dei nazisti dichiarati e i loro atti contro gli ebrei, soprattutto quando la loro squadra gioca contro l'Ajax, li conoscono tutti. Il più gentile di questi è bruciare in piazza la bandiera dello stato d'Israele.
E' tempo che si smetta di sopportare questa barbarie che con il calcio poco c'entra, e le federazioni internazionali hanno l'obbligo di allontanare questa feccia da qualsiasi stadio, da qualsiasi città, da qualsiasi consesso civile, pena la distruzione, il saccheggio, l'omicidio. Spero davvero che nessun tifoso romanista vada domani a Rotterdam.
PS: La Roma poi spazzerà via il modesto Feyenoord con due gol, tra lanci di oggetti, brutti episodi di razzismo e la sospensione momentanea della partita per quindici minuti. Al magnifico primo gol di Ljajic, fa seguito la rete di Gervinho cui il pubblico razzista dello stadio di Rotterdam, non smentendosi, ha attribuito insulti continui, facendo addirittura piovere in campo una enorme banana di plastica. Proprio Gervinho regalerà la qualificazione agli ottavi di Europa League alla Roma, con un perfetto tap-in su lancio del migliore in campo, Torosidis. Arrivederci a mai più, Feyenoord.
Tre aspetti morali osservo in una persona se voglio immaginare di instaurare un'amicizia: l'intelligenza, la cultura e la gentilezza. Ci sarebbe una quarta dote, la lealtà, ma è inutile domandarla a chi ha già le altre tre, perché di sicuro ne è portatore.
Ebbene, stavolta mi sento di generalizzare dicendo che non troveresti il barlume di una di queste umane qualità in un tifoso di calcio del Feyenoord, i nuovi barbari del Sacco di Roma. E' notizia di oggi, dopo gli atti osceni che gran parte di questi hanno perpetrato nella Città Eterna, in tre giorni di follia e distruzioni che neanche i peggiori Lanzichenecchi, le minacce violente e le promesse di morte verso i tifosi romanisti, attesi per la partita di ritorno di Coppa Europa di giovedì 26 febbraio.
Per l'occasione, invece di fare ammenda per i danni prodotti a Roma, hanno preparato magliette con su scritto "Je suis Fountain", con l'immagine della Fontana della Barcaccia di Piazza di Spagna, oltraggiata e violata irreparabilmente dalla loro furia barbara, infischiandosene persino di sfottere chi si sentiva "Charlie Hebdo" dopo il massacro del 7 gennaio 2015 di Parigi. (La maglietta continua minacciosa dicendo: "Abbiamo solo scherzato, ci vediamo giovedì feccia romanista di accoltellatori").
L'inutile follia di questi finti tifosi di calcio del Feyenoord è arrivata addirittura a farsi beffe degli orrori dell'Isis, minacciando sui social di tagliare teste agli improvvidi romanisti che si recheranno a Rotterdam (a questo punto me ne fregherei delle libertà personali ed impedirei con tutti i mezzi la pericolosa trasferta).
Sappiamo da tempo che questi rari incivili farebbero impallidire lo stesso Adolf Hitler, che al loro confronto appare come un boy scout che aiuta le vecchiette ad attraversare la strada. Sono dei nazisti dichiarati e i loro atti contro gli ebrei, soprattutto quando la loro squadra gioca contro l'Ajax, li conoscono tutti. Il più gentile di questi è bruciare in piazza la bandiera dello stato d'Israele.
E' tempo che si smetta di sopportare questa barbarie che con il calcio poco c'entra, e le federazioni internazionali hanno l'obbligo di allontanare questa feccia da qualsiasi stadio, da qualsiasi città, da qualsiasi consesso civile, pena la distruzione, il saccheggio, l'omicidio. Spero davvero che nessun tifoso romanista vada domani a Rotterdam.
PS: La Roma poi spazzerà via il modesto Feyenoord con due gol, tra lanci di oggetti, brutti episodi di razzismo e la sospensione momentanea della partita per quindici minuti. Al magnifico primo gol di Ljajic, fa seguito la rete di Gervinho cui il pubblico razzista dello stadio di Rotterdam, non smentendosi, ha attribuito insulti continui, facendo addirittura piovere in campo una enorme banana di plastica. Proprio Gervinho regalerà la qualificazione agli ottavi di Europa League alla Roma, con un perfetto tap-in su lancio del migliore in campo, Torosidis. Arrivederci a mai più, Feyenoord.
Nessun commento:
Posta un commento