di Piero Montanari
Come sappiamo da qualche settimana la Siae, Società Italiana degli Autori ed Editori, è senza presidente, dopo le dimissioni inderogabili di Gino Paoli, rassegnate a seguito delle spiacevoli e ben note vicende finanziarie che lo hanno colpito e dalle quali, ci auguriamo, possa dimostrare la sua estraneità.
Il 19 marzo in Siae si riunirà il Consiglio di Sorveglianza che avrà l'incarico, attraverso i suoi 34 consiglieri, di eleggere il prossimo presidente, scegliendolo tra i cinque componenti dell'altro consiglio, quello di Gestione, dopo l'uscita di Paoli e l'ingresso di Andrea Purgatori, proveniente a sua volta dal consiglio di sorveglianza.
La delicatezza del momento che sta attraversando la Siae, che presto dovrà recepire la direttiva europea 2014/26 che di fatto obbliga gli stati membri dell'UE a porre fine allo stato di monopolio che permette la concorrenza internazionale sulla gestione del diritto d'autore, imporrebbe la scelta di un presidente davvero super partes, che possa essere in grado di dare alla Società una veste più "moderna" e veloce, deburocratizzata ed informatizzata al massimo, per sostenere il confronto con una futura concorrenza che sappiamo agguerrita e pronta a tutto pur di associare proseliti.
Una nutrita e autorevole compagine di associazioni musicali, composta da autori, editori, scrittori dj, produttori musicali e quant'altro, ha indicato il M° Federico Monti Arduini come il candidato ideale per assumere questa presidenza Siae, in virtù delle sue qualità umane ed artistiche, e per l'esperienza straordinaria che lo contraddistingue, sia come autore che come editore, e che potrebbe portare come fondamentale contributo nella Società, per affrontare le prossime sfide di mercato.
La Siae ha bisogno di una presidenza che sia veramente sopra le parti, che sappia ricucire il rapporto con la base, sempre conflittuale e difficile per i tanti motivi che abbiamo spesso denunciato anche su queste pagine. Una presidenza, quindi, che sappia mettere insieme autori "ricchi" e meno importanti, piccoli e grandi editori, realtà diverse tra loro in una coesistenza semplificata da leggi corrette e sicuramente ecumeniche.
Si fa presto ad enunciare slogan come "la Siae è di tutti", ma sappiamo che la realtà è ben diversa e quindi, uniti come poche volte è accaduto nella storia delle associazioni degli Autori ed Editori, confidiamo nell'elezione di Federico Monti Arduini alla presidenza e - ci sia perdonata la facile battuta - come prossimo "faro guida" della Siae.
Come sappiamo da qualche settimana la Siae, Società Italiana degli Autori ed Editori, è senza presidente, dopo le dimissioni inderogabili di Gino Paoli, rassegnate a seguito delle spiacevoli e ben note vicende finanziarie che lo hanno colpito e dalle quali, ci auguriamo, possa dimostrare la sua estraneità.
Il 19 marzo in Siae si riunirà il Consiglio di Sorveglianza che avrà l'incarico, attraverso i suoi 34 consiglieri, di eleggere il prossimo presidente, scegliendolo tra i cinque componenti dell'altro consiglio, quello di Gestione, dopo l'uscita di Paoli e l'ingresso di Andrea Purgatori, proveniente a sua volta dal consiglio di sorveglianza.
La delicatezza del momento che sta attraversando la Siae, che presto dovrà recepire la direttiva europea 2014/26 che di fatto obbliga gli stati membri dell'UE a porre fine allo stato di monopolio che permette la concorrenza internazionale sulla gestione del diritto d'autore, imporrebbe la scelta di un presidente davvero super partes, che possa essere in grado di dare alla Società una veste più "moderna" e veloce, deburocratizzata ed informatizzata al massimo, per sostenere il confronto con una futura concorrenza che sappiamo agguerrita e pronta a tutto pur di associare proseliti.
Una nutrita e autorevole compagine di associazioni musicali, composta da autori, editori, scrittori dj, produttori musicali e quant'altro, ha indicato il M° Federico Monti Arduini come il candidato ideale per assumere questa presidenza Siae, in virtù delle sue qualità umane ed artistiche, e per l'esperienza straordinaria che lo contraddistingue, sia come autore che come editore, e che potrebbe portare come fondamentale contributo nella Società, per affrontare le prossime sfide di mercato.
La Siae ha bisogno di una presidenza che sia veramente sopra le parti, che sappia ricucire il rapporto con la base, sempre conflittuale e difficile per i tanti motivi che abbiamo spesso denunciato anche su queste pagine. Una presidenza, quindi, che sappia mettere insieme autori "ricchi" e meno importanti, piccoli e grandi editori, realtà diverse tra loro in una coesistenza semplificata da leggi corrette e sicuramente ecumeniche.
Si fa presto ad enunciare slogan come "la Siae è di tutti", ma sappiamo che la realtà è ben diversa e quindi, uniti come poche volte è accaduto nella storia delle associazioni degli Autori ed Editori, confidiamo nell'elezione di Federico Monti Arduini alla presidenza e - ci sia perdonata la facile battuta - come prossimo "faro guida" della Siae.
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