(di
Piero Montanari)
“Almeno
riuscissi a vedere uno spiraglio di luce... nulla... mi addormento
con questo buio pesto e mi sveglio che è ancora più buio, anche se
ho scoperto che il buio ha delle sfumature di nero, interrotte da
lame di luce che sono solo un ricordo, un gioco ingannevole della
memoria. I miei sensi non ci sono più, posso solo ascoltare le voci,
la musica, ma quella non mi conforta, mi fa male ancora di più.
In
questi maledetti tre anni, da quella sera dell'incidente, posso solo
ricordare... ah i ricordi, ho solo quelli e null'altro! Ritornavo da
quella serata in discoteca, dove avevo suonato bene. Suonato... mi
piace dire “suonato”, così faccio incazzare i musicisti, perché
loro ci considerano poca cosa, ci giudicano a noi dj dei finti
musicisti che “suonano” la musica che altri scrivono. Che si
fottano, io la musica la suonavo davvero, la trasformavo, ero un
grande, ero!
Il
telefonino... mi era caduto il telefonino in macchina, avevo appena
parlato con Valeria, la mia Valeria dolcissima, ero senza cinture di
sicurezza (da figo qual' ero non le mettevo mai, figurati, io che
sfidavo la vita ogni giorno) e andavo pure bello veloce, troppo
veloce... mi sono inchinato a raccoglierlo, che testa di cazzo sono
stato, e poi la sbandata... il botto, e che botto! Non ricordo più
nulla dopo, e mi sono svegliato imprigionato in un sarcofago di
carne, in un corpo morto e inutile, il mio, mentre il mio cervello va
che è una spada, purtroppo!
Proprio
io che ero l'emblema della vita, della gioa di vivere e della salute,
ma per fortuna ora sta per finire, ora che grazie a Marco, a Valeria,
ai miei cari e a tutti quelli che mi hanno aiutato ad arrivare sin
qui in Svizzera alla clinica Dignitas, potrò mordere quel pulsante
che mi libererà da questo maledetto sarcofago di carne e mi
restituirà la libertà. E
se non ci riesco? Vorrà dire che tornerò a casa portando un po' di
yogurt, visto che qui in Svizzera è molto più buono.
Ma che cretino sono, scherzo pure in punto di morte, ma scherzo
perché sono felice per la prima volta dopo tre anni d'inferno.”
“Ah,
un'ultima cosa: fate in modo che la mia morte sia servita a qualcosa,
ricordatevi di mettere sempre le cinture di sicurezza, ok?”
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