di Piero Montanari
Momenti di tensione per Crozza all'inizio del suo intervento comico a Sanremo. Annunciato alle 10 e 30 da Fabio Fazio come Silvio B. che canta "C'est formidable" di Aznavour e Bonaiuti, esce truccato da Berlusconi, come aveva fatto recentemente a Ballarò, ed inizia a cantare una parodia del famoso brano portato al successo dal cantante francese.
La presa in giro è la somma di tutti i luoghi comuni berlusconiani, dalla "culona" Merkel al taglio dell'Imu per la prima casa, ci sono proprio tutti.
"Sono il re dei furbi" canta il finto Silvio. Finisce la parodia e parte del pubblico sembra non gradire. Per la verità sono due che iniziano a fischiare Crozza urlandogli di non fare politica; si accende la bagarre in sala, chi applaude e chi gli urla contro. Crozza sembra essere in difficoltà e non riesce ad andare avanti. Entra Fazio e cerca di placare gli animi, chiedendo di non approfittare del festival per farsi notare con due urli. Sembra che i dissenzienti si plachino, ma non è così, continuano ad urlare e Crozza non riesce ad andare avanti e Fazio è costretto ad intervenire di nuovo. Il pubblico urla "fuori fuori".
Placati gli animi il comico genovese ricomincia e per fortuna la smette con Berlusconi, che non se ne poteva più, ed inizia con Bersani. È tutto a posto, la par condicio è di nuovo stabilita, compresa la noia e la calma in sala. Peccato, ci stavamo divertendo molto.
Ora c'è spazio per tutti, anche per l'imitazione che per noi resta la migliore di tutta la brutta performance del comico, quella di Ingroia, che intervistato da una voce fuori campo, biascica le sue risposte tentado pure di cantare "Bella Ciao".
C'è posto anche per Monezemolo intervistato da Fazio, ma ormai il divertimento si è consumato con la contestazione e si chiude, quindi, un intervento comico senza storia e incolore.
La presa in giro è la somma di tutti i luoghi comuni berlusconiani, dalla "culona" Merkel al taglio dell'Imu per la prima casa, ci sono proprio tutti.
"Sono il re dei furbi" canta il finto Silvio. Finisce la parodia e parte del pubblico sembra non gradire. Per la verità sono due che iniziano a fischiare Crozza urlandogli di non fare politica; si accende la bagarre in sala, chi applaude e chi gli urla contro. Crozza sembra essere in difficoltà e non riesce ad andare avanti. Entra Fazio e cerca di placare gli animi, chiedendo di non approfittare del festival per farsi notare con due urli. Sembra che i dissenzienti si plachino, ma non è così, continuano ad urlare e Crozza non riesce ad andare avanti e Fazio è costretto ad intervenire di nuovo. Il pubblico urla "fuori fuori".
Placati gli animi il comico genovese ricomincia e per fortuna la smette con Berlusconi, che non se ne poteva più, ed inizia con Bersani. È tutto a posto, la par condicio è di nuovo stabilita, compresa la noia e la calma in sala. Peccato, ci stavamo divertendo molto.
Ora c'è spazio per tutti, anche per l'imitazione che per noi resta la migliore di tutta la brutta performance del comico, quella di Ingroia, che intervistato da una voce fuori campo, biascica le sue risposte tentado pure di cantare "Bella Ciao".
C'è posto anche per Monezemolo intervistato da Fazio, ma ormai il divertimento si è consumato con la contestazione e si chiude, quindi, un intervento comico senza storia e incolore.
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