di Piero Montanari
Caro Berlusconi,
ieri ho avuto veramente paura che quella gentaglia alla Camera dei deputati capitanata dal traditore Fini e da Bocchino (ogni volta che lo nomino ho un sussulto) potesse far cadere il tuo governo che tanto ha fatto e fa per l’Italia. Sarebbe potuta essere la fine di un glorioso periodo, iniziato 16 anni fa, e l’inizio di un incubo per la nostra democrazia azzoppata, stuprata, involgarita, depauperata, inginocchiata, prona, malconcia e minacciata dai comunisti e dai loro nuovi alleati che prima erano fascisti, mussoliniani, repubblichini di Salò, razzisti, antiebrei, antimarocchini, antiextracomunitari antitutti e ora vanno a braccetto coi compagni. Ma in che mondo!
Mamma mia, che paura ho avuto ieri, e meno male che c’erano in aula dei comunisti che si sono ravveduti, folgorati da qualche S.Paolo sulla strada di Damasco. Meritano proprio di essere ricordati e va tributato loro un plauso:
Scilipoti Domenico, eletto nell ‘ IdV del compagno Di Pietro, Massimo Calearo e Bruno Cesario che costituiscono il Movimento di Responsabilità Nazionale (sic!), il sig. Razzi, ex IdV anche lui, le signore Maria Grazia Siliquini e Catia "senzaKappa"Polidori che alla fine hanno votato per te. Sono certo che, grazie a questo improvviso ravvedimento, passeranno un eccellente Natale pieno di amore e soprattutto di cose buone da mettere in tavola.
Che rischio ha corso la nostra povera Italia! Ora, finalmente, con questa ritrovata energia e grazie alle teste pensanti che si sono con te schierate e che hanno fugato una crisi di governo al buio, senza vie d’uscita, che avrebbe potuto gettarci sul lastrico, ora sì che potremo festeggiare i 150 di Unità d’Italia assieme al suo splendido popolo, sovrano, legittimo unico e solo propietario della res publica, che vota, che elegge i suoi rappresentanti, che giudica, che manda a casa chi ruba, i disonesti, gli affamatori, gli impiccioni, i farabutti, chi tenta di disunire il Paese, chi lo vuole scisso, involgarito, impoverito e inginocchiato.
Ecco, questo grande popolo che ti ha eletto, oggi in attesa del Natale, ringrazia sentitamente tutti coloro che hanno contribuito a salvare il tuo governo e a rendere questo paese uno dei migliori del mondo!
Salutandoti con affetto e augurandoti buone feste dopo lo scampato pericolo, consentimi, caro Berlusconi, solo qualche piccola richiesta che mi piacerebbe trovare sotto l’albero:
1) Un nuovo cd di tue canzoni con la musica e gli arrangiamenti di Mariano Apicella. Sai, sono un musicista e il tuo vecchio album “Meglio ‘na canzone” che ho tanto apprezzato, ormai lo conosco a memoria e non mi basta più.
2) Qualche nuova ragazza che tu “salvi” e poi lanci nel mondo dello spettacolo. Non so perché ma quelle tue sono le più brave e dopo che le hai "toccate" tu diventano oro. A proposito, complimenti per le quote rosa del tuo governo: sono tutte delle gran gnocche! (altro che la Rosi Bindi...)
3) In virtù di ciò ti prego di “lanciare” la nipote di Mubarak che mi piace tantissimo ma che non ho più visto in tv.
Come vedi, sono stato poco esigente, perché tutto quello che desideravo lo hai già esaudito te.
Grazie ancora e Buone Feste
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