Lo vedremo mai così?
di Piero Montanari
Campeggia su tutti i giornali di questa e della passata settimana la diatriba intercorsa tra Santoro e Mentana, in seguito al "niet" verso il conduttore di Annozero da parte di Telecom Italia Media, società del gruppo Telecom e proprietaria della rete televisiva La7, che non se l'è sentita di dare totale carta bianca al giornalista: "Il Dott.Santoro voleva riservarsi il diritto, una volta individuato il tema della trasmissione, di modificare, anche in senso profondo, l`eventuale premessa, gli ospiti in studio, la scaletta, i filmati da trasmettere e quanto altro fosse necessario per gestire in totale autonomia il programma da Lui condotto, senza alcun ragionevole preavviso". Insomma, la questione poneva "ingiustificati rischi legali di natura penale e civile non del tutto manlevabili, in capo all'Editore che non si è ritenuto di correre". Per La7 sarebbe come camminare a piedi nudi su una lama di un rasoio.
La rottura della trattativa del passaggio di Santoro a La7 ha sollevato un polveroso muro di strascichi polemici, dentro cui c'è Mentana che dice:" Santoro chiedeva assoluta libertà, ma qualsiasi giornalista non può dire o scrivere quel che gli pare. Esistono obblighi di legge". Risponde acidamente Santoro al collega direttore: "Come è noto, Enrico Mentana non si è mai incatenato per la libertà di informazione, anche quando aveva promesso di farlo. Pur nutrendo nei suoi confronti una enorme stima professionale, ritengo che abbiamo nei confronti del potere (economico, politico ed editoriale) atteggiamenti molto distanti. Il che ci rende diversamente liberi".
Risponde Mentana: "Quello di portarti qui a La7, caro Michele, anche se mi dai del "diversamente libero", l'ho fatto proprio per amor di libertà, con l'idea che una rete libera possa ospitare tutte le voci di chi sa fare informazione. Certo non ne avrei tratto alcun vantaggio, se non quello di contribuire ancor di più a far crescere La7."
Intanto, come un macigno (per lui che l'ha dichiarato), rimane la promessa di Santoro fatta nell'ultima puntata di Annozero, e cioè che tornerà in Rai a fare la sua trasmissione anche al costo di un euro a puntata. Ma chi ci crede? Io neanche un po'.
Quindi suggerisco vivamente ai dirigenti di Viale Mazzini di ribattezzare la nostra moneta con il nome di Sant'euro, nuovo conio da spendere in Rai al posto degli ormai superati "gettoni d'oro". "Complimenti, lei è il primo concorrente ad aver vinto 5 Sant'euro! Che fortuna!"
Ma quanto vale un Sant'euro? Attendiamo curiosi le vostre valutazioni. Io le mie le ho già fatte.
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