Sono sinceramente addolorato per la scomparsa, a 79 anni, di Sandra Mondaini. Era una di quelle persone che ti entravano in casa con la tv e diventavano, nel tempo e nella "frequentazione", parenti catodici. Come Baudo, o Raimondo Vianello, Mike Bongiorno o Corrado.
La povera Sandra, dopo un glorioso passato in Rai, aveva sposato la tv commerciale ed era diventata un icona di Canale5, con le sue divertenti sit-com insieme a suo marito Raimondo. Adorava Silvio Berlusconi (soprattutto politicamente) e ne portava il vessillo in ogni occasione assieme a Vianello, da sempre uomo di destra ed ex repubblichino di Salò.
Giancarlo Governi mi raccontò tempo fa di aver invitato la Mondaini in un ristorante a Milano per realizzare con lei una lunga intervista, da mettere poi in uno dei Ritratti a lei dedicato, uno di quelli che solitamente facciamo per Rai3.
Lei accettò di buon grado e, durante la conversazione per accordarsi sul programma, a Giancarlo venne l'idea, quanto mai infelice a questo punto, di parlare in termini negativi del Presidente del Consiglio. "Sandra si alzò dalla sedia nel mezzo della colazione - racconta Governi - dicendo, fortemente offesa, che mai avrebbe lavorato con un simile detrattore di Berlusconi e chiese subito al cameriere di chiamarle un taxi. Rimasi ovviamente di stucco ed il programma non si fece più".
Povera tenera Sandrocchia. La cosa che più mi dispiace, dopo la sua scomparsa è che è morta convinta che Berlusconi sia un grande statista, ancorchè grande uomo.
2 commenti:
Una convinzione può essere più importante della verità...
qu'est ce que???
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