Ieri, 12 settembre, è morto uno dei grandi registi della storia del Cinema francese che, insieme a Truffaut e Goddard, diede impulso a quello splendido periodo che venne poi chiamato nouvelle vague, la nuova onda, che fu coevo del nostro neorealismo.
Sinceramente pensavo che Chabrol fosse già morto, e non per un improvviso mio attacco di cinismo, ma solo perchè certi personaggi come lui, e come Fellini, Rossellini, De Sica, Truffaut, Totò, Chaplin, Stanlio e Ollio e tantissimi altri, sopravvivono assolutamente al loro corpo terreno, per entrare in una dimensione eterna, appunto incorporea, dove le loro Opere sono più importanti della vita stessa.
Andatevi a vedere la sua filmografia, ricca di storie di provincia, anche minime, ma con personaggi piccolo borghesi straordinariamente descritti dalla sua mente ironica e sarcastica .
Ricordo ancora Il buio della mente (La cérémonie 1995), un film che mi colpì molto per come le due protagoniste della storia, una domestica e una postina (Isabelle Huppert, Musa indiscussa del regista e Sandrine Bonnaire) sterminano freddamente e cinicamente una famiglia benestante in una sorta di strage di classe. La loro assoluta mancanza di emozione nell'uccidere quelle persone, ricorda lo spaventoso eccidio di Erba, inutile e per futili motivi, il buio della mente, appunto.
Il presidente della repubblica Sarkozy ha paragonato Chabrol ai giganti della cultura francese, come Rabelais e Balzac, e non c'è da dargli torto.
Sinceramente pensavo che Chabrol fosse già morto, e non per un improvviso mio attacco di cinismo, ma solo perchè certi personaggi come lui, e come Fellini, Rossellini, De Sica, Truffaut, Totò, Chaplin, Stanlio e Ollio e tantissimi altri, sopravvivono assolutamente al loro corpo terreno, per entrare in una dimensione eterna, appunto incorporea, dove le loro Opere sono più importanti della vita stessa.
Andatevi a vedere la sua filmografia, ricca di storie di provincia, anche minime, ma con personaggi piccolo borghesi straordinariamente descritti dalla sua mente ironica e sarcastica .
Ricordo ancora Il buio della mente (La cérémonie 1995), un film che mi colpì molto per come le due protagoniste della storia, una domestica e una postina (Isabelle Huppert, Musa indiscussa del regista e Sandrine Bonnaire) sterminano freddamente e cinicamente una famiglia benestante in una sorta di strage di classe. La loro assoluta mancanza di emozione nell'uccidere quelle persone, ricorda lo spaventoso eccidio di Erba, inutile e per futili motivi, il buio della mente, appunto.
Il presidente della repubblica Sarkozy ha paragonato Chabrol ai giganti della cultura francese, come Rabelais e Balzac, e non c'è da dargli torto.
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