Ho scritto questo pezzo alcuni giorni fa per il Giornale dello Spettacolo con il quale collaboro da alcuni anni, articolo ripreso da Il quotidiano del Lazio e da Globalist.
Il contenuto non è stato gradito da Claudio, in aggiunta ad un post da me scritto (e poi prontamente eliminato) in una chat su FB, dove parlavo di una nostra conversazione privata su WhatsApp e dove lui mi raccontava i suoi dubbi se accettare o meno la direzione del Festival. Tra le cose piacevoli di questo incarico, certamente oneroso e complicato, metteva però in conto, non il cospicuo cachet, ma soprattutto il piacere di una nuova sfida, legata ad un ulteriore colpo di notorietà che - aggiungevo - è per gli artisti una "droga", parlando comunque in generale. Ebbene, pur scusandomi con lui più e più volte, non ho avuto nessun cenno da parte sua. Non mi sembrava, in tutta coscienza, di aver rivelato chissà quale fatto privato inenarrabile. Un'amicizia sporadica ma sincera la nostra, nata nel tour Alè ò ò e durata più di 35 anni, dispiace vederla finire in tarda età, e con l'aggravante dei futili motivi. Il pezzo è sicuramente satireggiante ma affettuoso, e rivela inequivocabilmente il bene e la stima che ho per Claudio.
Oggi
la conferma ufficiale che Claudio Baglioni sarà il direttore
artistico del 68° Festival di Sanremo, e che sarà anche presente
sul palco come presentatore “aggiunto” di una squadra che ancora
si sta delineando. La Rai - mi raccontava Claudio in una nostra
conversazione privata - anzi, “i Rai” come li ha chiamati lui,
hanno molto insistito per averlo al Festival, e lui alla fine ha
ceduto. Sarà per il cospicuo cachet vicino ai 600mila euro, anche se
mondato del 10% come richiesto “dai Rai”, sarà per l'ulteriore
botta di popolarità che gli darà il Festival, una “nazional –
popolarità” che lui non disdegna affatto, sarà perché in
vecchiaia si revisionano molti pensieri che in gioventù erano più
radicali, come quello di prendere grandi distanze dalla “pochezza”
delle proposte musicali di Sanremo, e sentirsene, tutto sommato, al
di sopra. Ma, come si dice, si nasce incendiari e si muore...
pompieri.
Assisterò,
quindi, con grande curiosità al festival di Claudio, amico e
Artista che ha la mia stima totale, per il suo grande talento di
scrittore di canzoni straordinarie, per il suo profilo umano, sempre
basso e critico verso sé stesso, e poi quello professionale,
dubbioso e perfezionista, tanto da restare anche dei mesi in
“surplace” prima di decidere l'ok su una frase di una canzone o
il cambio di un accordo.
La
curiosità principale, però, me la motiva il fatto che Claudio il
palco di Sanremo l’ha sempre un po' criticato e certamente
snobbato, se togliamo quell’unica volta che andò a cantare dal
vivo, da solo col pianoforte, Questo piccolo grande amore, nel brutto
periodo dove a Sanremo i cantanti si esibivano in playback. Lo fece –
e me lo disse – “per far vedere a quelli come si canta dal vivo”.
L'idiosincrasia
per il Festival di Claudio
arrivava al punto di organizzare serate a casa sua con noi amici e
collaboratori dell'epoca (si parla di Alè ò ò), proprio per non
assistere allo spettacolo da solo, e giocare insieme allo sfottò di
questo o quel cantante o canzone. Ricordo una di quelle sere dove
mise addirittura in palio un premio simbolico per chi avesse
indovinato il vincitore (una bottiglia di vino fatta come la coppa
dei mondiali di calcio, che peraltro quella volta vinsi per aver
azzeccato il pronostico).
Ora
evidentemente le cose sono cambiate, in Baglioni ci sarà stato
sicuramente il desiderio non guardare il Festival da casa
scherzandoci su, e avrà prevalso in lui la possibilità di poter
incidere, con il suo gusto e la sua professionalità, sulla qualità
dei brani e degli artisti interpreti.
Meglio
essere dentro la “storia” che guardarla o criticarla mente
accade. Solo che Claudio dovrà, per forza di cose, decidere
velocemente a scegliere brani e cantanti, perché i tempi televisivi
non gli permetteranno pause riflessive di settimane o mesi, come suo
solito. E questo so bene che lo farà soffrire, e anche tanto. In
bocca al lupo Claudio.
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