(di Piero Montanari)
La
scomparsa del bassista Greg Lake a 69 anni per un cancro, ci riporta
all'istante a quella di Keith Emerson, suo collega negli Emerson Lake
& Palmer, avvenuta in maniera tragica lo scorso marzo. Keith si
suicidò con un colpo d'arma da fuoco perché le sue dita, a causa di
una malattia progressiva, non funzionavano più bene, e aveva
difficoltà nel suonare le sue tastiere in quello straordinario modo
di sempre. Ora dello storico gruppo rimane solo il più giovane, il
batterista Carl Palmer, classe 1950, che iniziò la sua brillante
carriera esibendosi nel famoso concerto all'isola di Wigth, tra figli
dei fiori nudi in un'epoca meravigliosa per la musica.
All'epoca
Emerson, che già intravedeva una importante main stream nel rock
“progressive”, fa nascere i Nice, basso batteria e tastiere (e
che tastiere)! Keith si avvale dei primi sintetizzatori, il famoso
Moog, difficile da accordare perché si stonava continuamente. Il
successo dei Nice arriva folgorante a cavallo dei '70 con gli album
Ars Longa, Vita Brevis ed Elegy, ma l'ingresso nella Storia per Keith
avverrà tre anni più tardi, quando fonda, con Greg Lake, all'epoca
bassista e cantante dei King Crimson, e Carl Palmer, batterista degli
Atomic Rooster, il supergruppo che adottò semplicemente i cognomi
ed un acronimo poi divenuto storico, gli E.L.P.
I
tre divennero i 'numeri uno' del rock degli anni '70, con l'album
omonimo che faceva già intravedere la magia della loro musica, ma è
con il secondo Lp, Tarkus, che i suoni diventano stellari ed
assistiamo all'apparizione del Moog, che Keith si fece costruire
dall' ingegnere elettronico americano Robert Moog, una vera epifania
sonora che avrebbe condizionato tutta la musica a venire.
Emerson
Lake and Palmer furono innovatori sia musicalmente che scenicamente,
e noi di quell'epoca non avevamo mai ascoltato né suonare così, né
mai visto tante tastiere attorno ad un uomo, tanti pezzi di batteria
circondarne un altro, coltellate all'organo Hammond che Keith vibrava
per scena, e un mostro di cartapesta che arrivava sul palco tra
fuochi, fumi e e sonorità pazzesche. Un delirio musicale dove però
la musica era la regina indiscussa della qualità.
I
tre registrano otto album uno più bello dell'altro, dove dentro c'è
anche Modesto Mussorgsky con i suoi Quadri ad un'esposizione, a
significare come generi musicali diversi potessero interagire tra
loro semplicemente e trovare nuova linfa, ma questo solo grazie al
genio alchimista di Keith Emerson, di Greg e di Carl.
Le
cose belle però finiscono per far posto, in questo caso, ad altre
cose belle che però non faranno più bissare il grande successo
degli E.L.P. Il gruppo si scioglie dopo otto dischi e ognuno se ne va
per la sua strada. Greg pubblica un album solista “Greg Lake e
Manoueuvres” e inizia ascrivere canzoni addirittura insieme a Bob
Dylan. Gli E.L.P. provano a riunirsi nel 1992, restando insieme per
tre anni e producendo un album all'anno, ma il loro periodo aureo era
purtroppo finito. Greg va in tour nel 2003 con l'altro pezzo di
storia della batteria rock, Ringo Starr, e torna nuovamente a suonare
col suo vecchio compagno Keith Emerson nel 2010, in un tour
commemorativo. Partecipa spesso– sempre con vecchie glorie del rock
– a molteplici eventi, i più per iniziative umanitarie. Ironia
della sorte, una di queste iniziative benefiche raccolse 400 mila
sterline a favore della ricerca sul cancro, la malattia che più
tardi lo avrebbe ucciso.
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