Sport
Psyco-Roma ha finalmente ragione del Bayer Leverkusen
Nella foto: Pjanic durante il rigore del 3-2 definitivo
di Piero Montanari
La Roma vista ieri sera nel ritorno di Champions contro i tedeschi del Leverkusen, avrebbe bisogno del solito trattamento sanitario obbligatorio che da un po' le stiamo suggerendo, ma lo stesso potremmo dire dei suoi degni avversari del Bayer, evidentemente sofferenti della stessa sindrome che sembra essere contagiosa.
Ieri sera all'Olimpico i giallorossi, con in campo gli undici migliori, De Rossi regista e Gervinho, Dzeko e Salah in attacco, hanno dato vita ad una partita al cardiopalma, divertente per lo spettatore generico, ma esiziale per il tifoso romanista (dei tedeschi ce ne freghiamo bellamente). Nei primi minuti di gara il Bayer decide di suicidarsi con un 4-2-4 super offensivo ed attacca in massa lasciando praterie al micidiale contropiede della Roma, che colpisce col solito Salah dopo solo 2' di gara su assist di Dzeko, che calamita i difensori del Leverkusen. Poi è l'attaccante bosniaco a trovare finalmente l'atteso gol al 29' su servizio di Nainggolan, tagliando una burrosa difesa tedesca che, a questo punto della gara, sembra essere in balia della Roma, che lascia sul campo almeno altre quattro palle gol. Un pericoloso spreco visto il prosieguo del match. Fine del primo tempo.
Ma ecco, nel secondo tempo, scendere in campo la psyco-Roma, quella capace di farsi rimontare due gol in sei minuti, complice un Bayer più equilibrato e accorto. Al 1' il primo gol dei tedeschi che nasce da un pallone evidentemente uscito in fallo laterale, ma che il forte Krampl ammannisce per Mehmedi che segna e annienta le certezze della Roma, quelle di avere già acquisito il risultato. I tifosi lo sanno, non si può mai stare tranquilli e dalla psyco-Roma c'è da aspettarsi questo ed altro. Ecco infatti al 6', per un errore di fuorigioco di Florenzi, il solito Bellarabi confezionare un altro facile pallone per il Chicharito Hernandez che non sbaglia. Ed è 2 a 2.
Lo psicodramma della Roma si compie un'altra volta, e si manifesta nelle sconsolate e deluse facce dei suoi tifosi, prontamente carrellate dal regista televisivo, e che valgono più di qualsiasi commento. Da qui inizia una specie di corrida, con le due squadre coinvolte nella legittima ricerca di vittoria, con un batti e ribatti da un fronte all'altro, il tutto condito da infortuni a Florenzi, Maicon e De Rossi, che rischiano di saltare l'atteso e importante derby con la Lazio.
Ma è la psyco-Roma a spuntarla, con un sacrosanto rigore assegnatole e conseguente cartellino rosso al tedesco Toprak, per aver tolto letteralmente a Salah il facile tap in nella porta del Bayer, dopo aver spinto il giocatore egiziano nella rete al posto del pallone. Il rigore trasformato, non senza qualche ulteriore brivido, dal solito Pjanic, "regala" il faticoso 3 a 2 alla Roma che vale il secondo posto nel girone. Ma che fatica, che paura e che stress. Si può vivere cos
La Roma vista ieri sera nel ritorno di Champions contro i tedeschi del Leverkusen, avrebbe bisogno del solito trattamento sanitario obbligatorio che da un po' le stiamo suggerendo, ma lo stesso potremmo dire dei suoi degni avversari del Bayer, evidentemente sofferenti della stessa sindrome che sembra essere contagiosa.
Ieri sera all'Olimpico i giallorossi, con in campo gli undici migliori, De Rossi regista e Gervinho, Dzeko e Salah in attacco, hanno dato vita ad una partita al cardiopalma, divertente per lo spettatore generico, ma esiziale per il tifoso romanista (dei tedeschi ce ne freghiamo bellamente). Nei primi minuti di gara il Bayer decide di suicidarsi con un 4-2-4 super offensivo ed attacca in massa lasciando praterie al micidiale contropiede della Roma, che colpisce col solito Salah dopo solo 2' di gara su assist di Dzeko, che calamita i difensori del Leverkusen. Poi è l'attaccante bosniaco a trovare finalmente l'atteso gol al 29' su servizio di Nainggolan, tagliando una burrosa difesa tedesca che, a questo punto della gara, sembra essere in balia della Roma, che lascia sul campo almeno altre quattro palle gol. Un pericoloso spreco visto il prosieguo del match. Fine del primo tempo.
Ma ecco, nel secondo tempo, scendere in campo la psyco-Roma, quella capace di farsi rimontare due gol in sei minuti, complice un Bayer più equilibrato e accorto. Al 1' il primo gol dei tedeschi che nasce da un pallone evidentemente uscito in fallo laterale, ma che il forte Krampl ammannisce per Mehmedi che segna e annienta le certezze della Roma, quelle di avere già acquisito il risultato. I tifosi lo sanno, non si può mai stare tranquilli e dalla psyco-Roma c'è da aspettarsi questo ed altro. Ecco infatti al 6', per un errore di fuorigioco di Florenzi, il solito Bellarabi confezionare un altro facile pallone per il Chicharito Hernandez che non sbaglia. Ed è 2 a 2.
Lo psicodramma della Roma si compie un'altra volta, e si manifesta nelle sconsolate e deluse facce dei suoi tifosi, prontamente carrellate dal regista televisivo, e che valgono più di qualsiasi commento. Da qui inizia una specie di corrida, con le due squadre coinvolte nella legittima ricerca di vittoria, con un batti e ribatti da un fronte all'altro, il tutto condito da infortuni a Florenzi, Maicon e De Rossi, che rischiano di saltare l'atteso e importante derby con la Lazio.
Ma è la psyco-Roma a spuntarla, con un sacrosanto rigore assegnatole e conseguente cartellino rosso al tedesco Toprak, per aver tolto letteralmente a Salah il facile tap in nella porta del Bayer, dopo aver spinto il giocatore egiziano nella rete al posto del pallone. Il rigore trasformato, non senza qualche ulteriore brivido, dal solito Pjanic, "regala" il faticoso 3 a 2 alla Roma che vale il secondo posto nel girone. Ma che fatica, che paura e che stress. Si può vivere cos
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