GERVINHO SUPER
La Roma ritrova Gervinho e affonda il Palermo
di Piero Montanari
La Roma al Barbera contro il Palermo ritrova Gervinho, a segno con due bellissimi gol e autore di una travolgente partita. Non si cancellano i problemi in difesa dei giallorossi che, dopo un primo termpo che li vede sopra di tre gol in 27', rischiano di essere ripresi nel finale dai rosaneri che, con Gilardino prima e Gonzalez poi, rimettono in piedi una partita dominata dalla Roma.
Maglie televisivamente confuse, nell'assolata giornata allo stadio Renzo Barbera, con Roma in maglia bianca che segna subito con Pjanic un gol bellissimo dopo una perfetta triangolazione con Florenzi al 2' minuto, e che rischia subito il pareggio per un errore di Manolas e per una subitanea reazione del Palermo. Ma di lì a poco i rosaneri incassano il secondo gol per piede di Florenzi, dopo aver ricevuto indietro il favore con un passaggio un po' fortunoso di Pjanic che lo mette da solo davanti al portiere.
Ma la prodezza è il terzo gol di Gervinho al 27' che scende sulla sinistra, converge al centro e si smarca tre uomini per poi tirare a giro e segnare alla sinistra di Sorrentino. Ci piace questa Roma col nuovo modulo 4-2-3-1 che sfrutta la velocità del centravanti, in questo caso dell'ivoriano. Potrebbe essere il futuro, in attesa che rientri anche Dzeko.
Il secondo tempo sembra non avere storia, la Roma sonnecchia e controlla un risultato acquisito, ma ci pensa Gilardino al 13' a riportare la squadra e il Barbera a sperare di riprendere in mano l'incontro, mentre impazza Gervinho che al 29' su cross tesissimo dell'ex Santos Emerson Palmieri, subentrato a Falquè, prende in acrobazia la traversa con un colpo di tacco al volo che se fosse entrata la palla sarebbe stato il più bel gol del campionato.
Stavolta Garcia si copre, e fa uscire Salah per l'ex Catania Gyomber, corpulento difensore, ma la Roma incassa il secondo gol e trema. Ci pensa Gervinho a chiudere l'incontro con un altro magnifico gol che chiude le speranze del Palermo e riaccende gli animi sommessi dei romanisti, dopo la brutta prestazione in Champions contro il Bate Borizov. Un 2 a 4 che tutto sommato sta stretto alla Roma.
Maglie televisivamente confuse, nell'assolata giornata allo stadio Renzo Barbera, con Roma in maglia bianca che segna subito con Pjanic un gol bellissimo dopo una perfetta triangolazione con Florenzi al 2' minuto, e che rischia subito il pareggio per un errore di Manolas e per una subitanea reazione del Palermo. Ma di lì a poco i rosaneri incassano il secondo gol per piede di Florenzi, dopo aver ricevuto indietro il favore con un passaggio un po' fortunoso di Pjanic che lo mette da solo davanti al portiere.
Ma la prodezza è il terzo gol di Gervinho al 27' che scende sulla sinistra, converge al centro e si smarca tre uomini per poi tirare a giro e segnare alla sinistra di Sorrentino. Ci piace questa Roma col nuovo modulo 4-2-3-1 che sfrutta la velocità del centravanti, in questo caso dell'ivoriano. Potrebbe essere il futuro, in attesa che rientri anche Dzeko.
Il secondo tempo sembra non avere storia, la Roma sonnecchia e controlla un risultato acquisito, ma ci pensa Gilardino al 13' a riportare la squadra e il Barbera a sperare di riprendere in mano l'incontro, mentre impazza Gervinho che al 29' su cross tesissimo dell'ex Santos Emerson Palmieri, subentrato a Falquè, prende in acrobazia la traversa con un colpo di tacco al volo che se fosse entrata la palla sarebbe stato il più bel gol del campionato.
Stavolta Garcia si copre, e fa uscire Salah per l'ex Catania Gyomber, corpulento difensore, ma la Roma incassa il secondo gol e trema. Ci pensa Gervinho a chiudere l'incontro con un altro magnifico gol che chiude le speranze del Palermo e riaccende gli animi sommessi dei romanisti, dopo la brutta prestazione in Champions contro il Bate Borizov. Un 2 a 4 che tutto sommato sta stretto alla Roma.
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