di Piero Montanari
Alcuni interrogativi, che magari non meritano neanche una risposta, sono sorti fortemente dopo la prima serata del Festival di Sanremo. Eccoli.
Perché il Festival deve necessariamente ogni anno rischiare di essere ostaggio di qualcuno che vuole, a torto o a ragione chi se ne importa, fare una rimostranza, dichiarare un disagio, questa volta con la minaccia dei due poveri operai di buttarsi di sotto se non fossero stati ascoltati?
Perché nessuno ha consigliato a Francesco Di Gesù, in arte Frankie Hi-Nrg che forse sarebbe meglio cambiare genere di canzoni, vista la sua normale umana mutazione, che lo ha portato, da giovane e interessante rapper vent'anni fa, a signore stile impiegato sedentario ultraquarantenne con panzetta e capelli grigi?
Perchè a Rosalba Pippa, in arte Arisa, nessuno suggerisce - magari il suo produttore, suo padre, fate voi - di modificare il suo naso come ha già fatto molto correttamente col suo nome?
Perchè Fabio Fazio ci ha dovuto ammannire la sua performance di cantante (stonato) e di ballerino (sgraziato) che non fa sorridere nessuno e non serve all'economia dello spettacolo? Perchè Fazio non ricorda i suoi grandi predecessori che non si avventuravano mai in cose che non sapevano fare? Perchè il caro Fabio non si sipira a Mike Bongiorno fino in fondo?
Perchè il Festival di Sanremo va avanti per cinque interminabili serate quando in tre la partita potrebbe essere chiusa con soddisfazione di tutti?
Perchè ogni anno siamo sempre più convinti che lo spettacolo, spesso modesto, usurpi dello spazio vitale alle canzoni che, alla fine, sembrano solo un pretesto per officiare la liturgia televisiva della Rai a caccia di ascolti?
Perchè le sensazioni straordinarie che ci ha regalato Yusuf Cat Stevens quando ha iniziato a cantare Father and Son, non le abbiamo avvertite ascoltando altri cantanti al Festival?
Perché il Festival deve necessariamente ogni anno rischiare di essere ostaggio di qualcuno che vuole, a torto o a ragione chi se ne importa, fare una rimostranza, dichiarare un disagio, questa volta con la minaccia dei due poveri operai di buttarsi di sotto se non fossero stati ascoltati?
Perché nessuno ha consigliato a Francesco Di Gesù, in arte Frankie Hi-Nrg che forse sarebbe meglio cambiare genere di canzoni, vista la sua normale umana mutazione, che lo ha portato, da giovane e interessante rapper vent'anni fa, a signore stile impiegato sedentario ultraquarantenne con panzetta e capelli grigi?
Perchè a Rosalba Pippa, in arte Arisa, nessuno suggerisce - magari il suo produttore, suo padre, fate voi - di modificare il suo naso come ha già fatto molto correttamente col suo nome?
Perchè Fabio Fazio ci ha dovuto ammannire la sua performance di cantante (stonato) e di ballerino (sgraziato) che non fa sorridere nessuno e non serve all'economia dello spettacolo? Perchè Fazio non ricorda i suoi grandi predecessori che non si avventuravano mai in cose che non sapevano fare? Perchè il caro Fabio non si sipira a Mike Bongiorno fino in fondo?
Perchè il Festival di Sanremo va avanti per cinque interminabili serate quando in tre la partita potrebbe essere chiusa con soddisfazione di tutti?
Perchè ogni anno siamo sempre più convinti che lo spettacolo, spesso modesto, usurpi dello spazio vitale alle canzoni che, alla fine, sembrano solo un pretesto per officiare la liturgia televisiva della Rai a caccia di ascolti?
Perchè le sensazioni straordinarie che ci ha regalato Yusuf Cat Stevens quando ha iniziato a cantare Father and Son, non le abbiamo avvertite ascoltando altri cantanti al Festival?
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