di Piero Montanari
Abbiamo dato conto molte volte su queste pagine, con una nutrita serie di articoli, del grave problema di democrazia che si stava manifestando da tempo all'interno della Siae, la Società Italiana degli Autori ed Editori. Cominciò tutto con il commissariamento, più di un anno fa, che portò alla cancellazione dell'assegno di professionalità ai vecchi Autori, una somma modesta mensile che era frutto di accantonamenti di tutta una vita e che nulla costava alla comunità, ma utile a molti di loro per sopravvivere, soprattutto per chi era ormai fuori dal mondo del lavoro.
Non paghi di questo iniquo colpo di scure i commissari, con l'assenso del ministro del Mibac Ornaghi, hanno prodotto un nuovo Statuto della Siae in via di prossima approvazione che pone fine, nell'Ente, a qualsiasi barlume di democrazia.
Queste furono le parole del sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Paolo Peluffo, all'indomani della pubblicazione su alcuni giornali dei contenuti del nuovo statuto Siae:
"Diventerà realtà una delle forme più aberranti di democrazia: quella per cui il voto di un ricco vale di più, molto di più del voto degli altri. Si prevede un meccanismo di voto ponderato in base al quale ogni associato, in regola con il pagamento dei contributi associativi, ha diritto ad esprimere in assemblea un voto come singolo nonchè un numero di voti pari ad ogni euro di diritti d'autore percepiti dalla Siae nell'anno precedente".
Quindi, ammesso che Ennio Morricone incassi ogni anno un milione di euro, il suo voto vale 1 + un milione di voti. Alla faccia della democrazia diretta!
A fronte di ciò, il CREA, Unione delle Opere dell'Ingegno, un'Associazione che comprende la maggioranza degli Autori Italiani, ha emanato e diffuso alla stampa un comunicato che riporto qui sotto, nel quale c'è un preciso richiamo alle responsabilità del Ministro Ornaghi che mai, e ribadisco mai, ha voluto ascoltare le istanze di una così larga maggioranza di Autori che tanto lavoro e Cultura hanno prodotto per il nostro Paese.
Comunicato CREA Unione delle Opere dell'Ingegno
CON IL NUOVO STATUTO NASCE LA SIAE DEGLI EDITORI ANTIDEMOCRATICA E CONTRO LA CULTURA ITALIANA
Con l'avvenuta firma di approvazione del Ministro Ornaghi, si avvia alla fase conclusiva l'iter del "Nuovo Statuto della SIAE SpA".
La SIAE dei ricchi, i cui Organi Sociali saranno con ogni probabilità formati dalle 3 Case Editrici Multinazionali (Universal, Sony, Warner) e da alcuni Editori nazionali (primo tra i quali Sugar), alla cui corte si sono accodati Mogol, Gino Paoli, e uno sparuto gruppo di Autori appartenenti al mondo della Musica cosiddetta "leggera"
Probabilmente il convincimento del Ministro Ornaghi dovrebbe essere stato quello di considerare questi signori i più qualificati a rappresentare 'in toto' la Cultura Nazionale. Infatti ha ricevuto personalmente una loro delegazione il 31 Luglio scorso, prendendo atto della loro completa condivisione delle norme della bozza di statuto, così come elaborata dai Sub Commissari Stella Richter e Scordino.
E, probabilmente, il Ministro ha considerato dei minus habens gli Scrittori, gli Autori di Cinema, di Teatro, della Televisione, i Musicisti di Lirica, Musica contemporanea, Jazz, colonne sonore per film e spettacoli televisivi e tutti quelli rappresentanti la stragrande maggioranza della sempre cosìddetta Musica "leggera" (Vasco Rossi, Zucchero, Battiato, I Pooh, la PFM, etc.) che, uniti sotto la sigla CREA - Unione Opere dell'Ingegno, l'avevano invitato ad incontrare urgentemente una loro delegazione per ridiscutere la bozza di statuto, richiesta che, inoltrata la prima volta agli inizi di Agosto, si è ripetuta a Settembre, poi a Ottobre generando come risposta null'altro che un assordante silenzio.
A questo punto è d'obbligo rivolgere al Ministro Ornaghi, fresco reduce dagli "STATI GENERALI DELLA CULTURA" tenutasi al Teatro Eliseo di Roma alla presenza del Presidente della Repubblica, alcune ovvie domande:
1) E' Lei d'accordo sul fatto che la SIAE ha fino ad oggi contribuito positivamente, anche se in forma sicuramente perfettibile, a tener viva la Cultura Nazionale attraverso la riscossione e la ridistribuzione del Diritto d'Autore"?
2) E' Lei d'accordo che le Opere dell'Ingegno nascono dagli Autori e che quindi questi sono il fulcro e la centralità creativa che genera il Diritto d'Autore ?
3) Se la creatività è Cultura e quindi non sempre riducibile ad un contenuto esclusivamente economico, come ha potuto sottoscrivere uno statuto che tende a trasformare la SIAE in una SpA ?
4) Ciò premesso, perchè ha personalmente ricevuto il 31 Luglio scorso una delegazione della Federazione Autori, della quale facevano parte Gino Paoli e Mario Lavezzi, mentre le reiterate richieste di un incontro formulate da CREA ed aventi per oggetto il nuovo statuto SIAE, non sono state considerate degne di una qualsiasi risposta nonostante CREA rappresenti la maggioranza assoluta degli Autori di tutti i generi? Ricevendo gli uni e non gli altri, non Le è sorto il dubbio sulla parzialità del suo operato?
5) Perchè Lei, nella relazione che ha letto in occasione dell'audizione in Commissione Cultura della Camera, ha ribadito per ben due volte la Sua opposizione a che gli Organi Sociali della SIAE possano essere costituiti da 2/3 di Autori e 1/3 di Editori? E' Lei al corrente che in tutte le maggiori Società di Autori Europee è da sempre applicato questo tipo di rapporto?
6) Lei ritiene invece che sia corretto il rapporto paritario 50% Autori e 50% Editori. Ma in questa nuova SIAE SpA, si rende conto che il peso economico (e quindi il potere) del 50% Editori è di gran lunga maggiore di quello corrispondente degli Autori?
7) Come considera che la Commissione Cultura della Camera, nel corso dei contatti informativi durati alcuni mesi atti ad approfondire e chiarire tutta la complessa gestione della SIAE, sia pervenuta a criticare fortemente la proposta di nuovo Statuto considerandolo ingiusto, arrivando a condannare l'abolizione del Fondo di Solidarietà e a proporre una Commissione di inchiesta sull'operato dei Sub Commissari e del Direttore Generale?
8) Non pensa che il premio elettorale per censo sia in netta contraddizione con la sentenza del Consiglio di Stato che abolì la qualifica di Socio in quanto non riteneva giusto differenziare gli iscritti in base ai guadagni e che sia fortemente anti democratico?
9) Alla luce di quanto sopra, non ritiene opportuno un giustificato ripensamento sui contenuti di questo statuto, rimandando la data della sua ufficializzazione in modo da evitare
a) una insanabile frattura nella base associativa (sono più di 100.000 gli iscritti alla SIAE)
,b) un insulto a quello che è il fronte della Cultura Nazionale(fatto certamente non di soli ricchi),
c) uno scollamento ancor più evidente dai principi che regolano le Consorelle Europee (SACEM, GEMA, SGAE, etc) e, soprattutto,
d) la scelta di dover ricorrere per forza ad azioni, anche plateali, che non fanno parte integrante della nostra natura?
CREA Unione Opere dell'Ingegno
(CREA Unione Opere dell'Ingegno UNCLA ACEP SNS MAP ANAC FIPI AGST ANART AUDIOCOOP SLSI ANPAD ASSTeatro COMITATO MILLESOCI)
Non paghi di questo iniquo colpo di scure i commissari, con l'assenso del ministro del Mibac Ornaghi, hanno prodotto un nuovo Statuto della Siae in via di prossima approvazione che pone fine, nell'Ente, a qualsiasi barlume di democrazia.
Queste furono le parole del sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Paolo Peluffo, all'indomani della pubblicazione su alcuni giornali dei contenuti del nuovo statuto Siae:
"Diventerà realtà una delle forme più aberranti di democrazia: quella per cui il voto di un ricco vale di più, molto di più del voto degli altri. Si prevede un meccanismo di voto ponderato in base al quale ogni associato, in regola con il pagamento dei contributi associativi, ha diritto ad esprimere in assemblea un voto come singolo nonchè un numero di voti pari ad ogni euro di diritti d'autore percepiti dalla Siae nell'anno precedente".
Quindi, ammesso che Ennio Morricone incassi ogni anno un milione di euro, il suo voto vale 1 + un milione di voti. Alla faccia della democrazia diretta!
A fronte di ciò, il CREA, Unione delle Opere dell'Ingegno, un'Associazione che comprende la maggioranza degli Autori Italiani, ha emanato e diffuso alla stampa un comunicato che riporto qui sotto, nel quale c'è un preciso richiamo alle responsabilità del Ministro Ornaghi che mai, e ribadisco mai, ha voluto ascoltare le istanze di una così larga maggioranza di Autori che tanto lavoro e Cultura hanno prodotto per il nostro Paese.
Comunicato CREA Unione delle Opere dell'Ingegno
CON IL NUOVO STATUTO NASCE LA SIAE DEGLI EDITORI ANTIDEMOCRATICA E CONTRO LA CULTURA ITALIANA
Con l'avvenuta firma di approvazione del Ministro Ornaghi, si avvia alla fase conclusiva l'iter del "Nuovo Statuto della SIAE SpA".
La SIAE dei ricchi, i cui Organi Sociali saranno con ogni probabilità formati dalle 3 Case Editrici Multinazionali (Universal, Sony, Warner) e da alcuni Editori nazionali (primo tra i quali Sugar), alla cui corte si sono accodati Mogol, Gino Paoli, e uno sparuto gruppo di Autori appartenenti al mondo della Musica cosiddetta "leggera"
Probabilmente il convincimento del Ministro Ornaghi dovrebbe essere stato quello di considerare questi signori i più qualificati a rappresentare 'in toto' la Cultura Nazionale. Infatti ha ricevuto personalmente una loro delegazione il 31 Luglio scorso, prendendo atto della loro completa condivisione delle norme della bozza di statuto, così come elaborata dai Sub Commissari Stella Richter e Scordino.
E, probabilmente, il Ministro ha considerato dei minus habens gli Scrittori, gli Autori di Cinema, di Teatro, della Televisione, i Musicisti di Lirica, Musica contemporanea, Jazz, colonne sonore per film e spettacoli televisivi e tutti quelli rappresentanti la stragrande maggioranza della sempre cosìddetta Musica "leggera" (Vasco Rossi, Zucchero, Battiato, I Pooh, la PFM, etc.) che, uniti sotto la sigla CREA - Unione Opere dell'Ingegno, l'avevano invitato ad incontrare urgentemente una loro delegazione per ridiscutere la bozza di statuto, richiesta che, inoltrata la prima volta agli inizi di Agosto, si è ripetuta a Settembre, poi a Ottobre generando come risposta null'altro che un assordante silenzio.
A questo punto è d'obbligo rivolgere al Ministro Ornaghi, fresco reduce dagli "STATI GENERALI DELLA CULTURA" tenutasi al Teatro Eliseo di Roma alla presenza del Presidente della Repubblica, alcune ovvie domande:
1) E' Lei d'accordo sul fatto che la SIAE ha fino ad oggi contribuito positivamente, anche se in forma sicuramente perfettibile, a tener viva la Cultura Nazionale attraverso la riscossione e la ridistribuzione del Diritto d'Autore"?
2) E' Lei d'accordo che le Opere dell'Ingegno nascono dagli Autori e che quindi questi sono il fulcro e la centralità creativa che genera il Diritto d'Autore ?
3) Se la creatività è Cultura e quindi non sempre riducibile ad un contenuto esclusivamente economico, come ha potuto sottoscrivere uno statuto che tende a trasformare la SIAE in una SpA ?
4) Ciò premesso, perchè ha personalmente ricevuto il 31 Luglio scorso una delegazione della Federazione Autori, della quale facevano parte Gino Paoli e Mario Lavezzi, mentre le reiterate richieste di un incontro formulate da CREA ed aventi per oggetto il nuovo statuto SIAE, non sono state considerate degne di una qualsiasi risposta nonostante CREA rappresenti la maggioranza assoluta degli Autori di tutti i generi? Ricevendo gli uni e non gli altri, non Le è sorto il dubbio sulla parzialità del suo operato?
5) Perchè Lei, nella relazione che ha letto in occasione dell'audizione in Commissione Cultura della Camera, ha ribadito per ben due volte la Sua opposizione a che gli Organi Sociali della SIAE possano essere costituiti da 2/3 di Autori e 1/3 di Editori? E' Lei al corrente che in tutte le maggiori Società di Autori Europee è da sempre applicato questo tipo di rapporto?
6) Lei ritiene invece che sia corretto il rapporto paritario 50% Autori e 50% Editori. Ma in questa nuova SIAE SpA, si rende conto che il peso economico (e quindi il potere) del 50% Editori è di gran lunga maggiore di quello corrispondente degli Autori?
7) Come considera che la Commissione Cultura della Camera, nel corso dei contatti informativi durati alcuni mesi atti ad approfondire e chiarire tutta la complessa gestione della SIAE, sia pervenuta a criticare fortemente la proposta di nuovo Statuto considerandolo ingiusto, arrivando a condannare l'abolizione del Fondo di Solidarietà e a proporre una Commissione di inchiesta sull'operato dei Sub Commissari e del Direttore Generale?
8) Non pensa che il premio elettorale per censo sia in netta contraddizione con la sentenza del Consiglio di Stato che abolì la qualifica di Socio in quanto non riteneva giusto differenziare gli iscritti in base ai guadagni e che sia fortemente anti democratico?
9) Alla luce di quanto sopra, non ritiene opportuno un giustificato ripensamento sui contenuti di questo statuto, rimandando la data della sua ufficializzazione in modo da evitare
a) una insanabile frattura nella base associativa (sono più di 100.000 gli iscritti alla SIAE)
,b) un insulto a quello che è il fronte della Cultura Nazionale(fatto certamente non di soli ricchi),
c) uno scollamento ancor più evidente dai principi che regolano le Consorelle Europee (SACEM, GEMA, SGAE, etc) e, soprattutto,
d) la scelta di dover ricorrere per forza ad azioni, anche plateali, che non fanno parte integrante della nostra natura?
CREA Unione Opere dell'Ingegno
(CREA Unione Opere dell'Ingegno UNCLA ACEP SNS MAP ANAC FIPI AGST ANART AUDIOCOOP SLSI ANPAD ASSTeatro COMITATO MILLESOCI)
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