Pupo Enzo Ghinazzi nel Barbiere?
da www.globalist.it
di Piero Montanari
L'icombenza della fine delle festività (le soffro, sia quando arrivano che quando se ne vanno: e monta l'albero e le lucette, e smonta l'albero e le lucette, come le gambe della nonna di Verdone) non mi ha distratto dal vedere la seconda ed ultima puntata del programma di prime time di Rai 1 "METTIAMOCI ALL'OPERA", un ulteriore talent, questa volta dedicato alla scoperta di voci nuove della lirica, con il plot trito e ritrito della tenzone: stesso brano famoso interpretato da otto giovani promesse del bel canto (due per volta) una giuria di esperti, il soprano Chiara Taigi, il "wedding planner" e lookologo Enzo Miccio ed il melomane, l'attore Enzo Decaro, e alcuni contorni scamuffi di vario varietà, formato da balletti insipidi a punteggiare le esibizioni dei concorrenti, più un quartetto di soprani, che interpretavano brani famosi ed insieme ululavano alla luna, qui rappresentata dal "cinquemila" puntato su loro (quattro soprani che fanno la stessa nota contemporaneamente producono una orribile cacofonia).
Ma il piatto forte delle serate sono stati i due conduttori, "Pupo" Enzo Ghinazzi, che qui ritroviamo, come nel Miracolo dell'Avvento, inspiegabilmente a condurre la prima serata di Rai Uno, e la bella ma inutile Nina Senicar, che con il suo italiano totalmente approssimativo non era di nessun aiuto al povero Pupo, che di aiuto aveva grande bisogno, in quanto notoriamente in lite con la lingua dei Padri, a lui semisconosciuta.
Non so chi abbia scelto l'accoppiata dei conduttori, ma deve essere persona di grande umorismo e indubbia cattiveria, sia verso i telespettatori che nei confronti dei due poveri presentatori, buttati nell'arena del programma a parlare di una cosa che non conoscono assolutamente, oltre la succitata consecutio temporum.
Avevamo bisogno di questo programma ed ennesimo talent show per rilanciare o far conoscere la lirica in Italia? La risposta è: assolutamente no, soprattutto se la conduzione è affidata a due che di bel canto non ne sanno un' acca, e che è poi per altro una pedissequa ed infelice imitazione di un brutto X Factor.
Ma il piatto forte delle serate sono stati i due conduttori, "Pupo" Enzo Ghinazzi, che qui ritroviamo, come nel Miracolo dell'Avvento, inspiegabilmente a condurre la prima serata di Rai Uno, e la bella ma inutile Nina Senicar, che con il suo italiano totalmente approssimativo non era di nessun aiuto al povero Pupo, che di aiuto aveva grande bisogno, in quanto notoriamente in lite con la lingua dei Padri, a lui semisconosciuta.
Non so chi abbia scelto l'accoppiata dei conduttori, ma deve essere persona di grande umorismo e indubbia cattiveria, sia verso i telespettatori che nei confronti dei due poveri presentatori, buttati nell'arena del programma a parlare di una cosa che non conoscono assolutamente, oltre la succitata consecutio temporum.
Avevamo bisogno di questo programma ed ennesimo talent show per rilanciare o far conoscere la lirica in Italia? La risposta è: assolutamente no, soprattutto se la conduzione è affidata a due che di bel canto non ne sanno un' acca, e che è poi per altro una pedissequa ed infelice imitazione di un brutto X Factor.
1 commento:
"Pupo":
chi era costui?
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