Musicista, bassista, compositore, autore di musiche per il cinema e la televisione, produttore discografico ed editore con VIVAVOCE MUSIC. Ha suonato con i più grandi artisti della scena pop e jazz: LITTLE TONY, ZERO, BAGLIONI, DE GREGORI, GAETANO, DANIELE, ARBORE, CONTE, MINGHI, CAPUTO, GRAZIANI, MUSSOLINI, T.SCOTT e moltissimi altri. Un po' di storia di ieri e di oggi tra arte, musica e spettacolo.
giovedì 27 settembre 2018
martedì 24 aprile 2018
Battelli, aiuta gli Autori italiani invece di essere complice di chi non paga la Siae!
(di Piero
Montanari) da: Il Giornale dello Spettacolo e Globalist.
Sergio
Battelli, genovese 36 anni, ha fatto parte della VII Commissione
(Cultura, Scienza e Istruzione). Dieci anni da commesso in un negozio
di animali, deputato uscente con 90 e 363 voti alle parlamentarie del
M5s nel 2013 e nel 2018. Oggi Sergio Battelli è il tesoriere del
primo partito italiano. Il livello di istruzione è la terza media,
ma Battelli è fiducioso (noi un po' meno. ndr). Appassionato di
musica, suona il basso in una rock band ed è stato accanto a Fedez
con Soundreef nella battaglia contro il monopolio della Siae e non
perde un'occasione per darle contro. Vorrebbe diventare ministro del
Mibact (beni culturali e turismo).
Caro
Sergio Battelli,
leggo con
molta sorpresa il Tuo curriculum, Tu che ora - ma anche da tempo come
deputato M5S - stai muovendo una battaglia contro la Siae, la Società
Italiana degli Autori ed Editori, e quindi anche contro i suoi oltre
80 mila associati che la stessa tutela. Da ciò che leggo della Tua
vita professionale, vedo che hai lavorato in un negozio di animali,
che hai fatto piccoli lavori da informatico per il comune di Varazze
e che suoni in una rock band, i Red Lips per l'esattezza (così Ti
faccio un po' di pubblicità, che nessuno vi conosce). Capisco che
voi deputati del Movimento siete eletti da piccoli numeri, a volte
basta un condominio o un centro anziani per mandarvi a Montecitorio.
Capisco che nella vita, se non dai il giusto valore agli altri, non
hai diritto di vivere in un civile consesso sociale, nessuno è
migliore di qualcun altro, certamente. Ma Tu, che dovresti difendere
la Siae, in questo momento sotto attacco da ogni dove, un momento nel
quale noi Autori, categoria lavorativa in pericolo di estinzione, che
cosa fai? Ti unisci un po' maramaldescamente, lasciamelo dire, ai
tanti "persecutori di Siae” come ora è Sky, che da mesi si
ostina a non pagare i nostri diritti. Ti ricordo che Sky non paga il
dovuto alla Siae, ma continua ad utilizzare illecitamente le nostre
opere dell'ingegno. Mi corre l'obbligo come autore - lavoratore
della Cultura, iscritto alla Siae da oltre 45 anni, ex Socio,
musicista e Tuo ”collega" bassista, la cui storia viene
raccontata dal percorso professionale (su Wikipedia, se ti va, puoi
leggere cosa ho scritto e con chi ho suonato), di chiederTi
cortesemente di unirti a noi e tutelare la Siae che ci rappresenta,
invece di proporre situazioni che finiscono per polverizzare di fatto
il diritto d'autore, rendendo difficile la sua collettazione e la
relativa distribuzione agli aventi diritto. In subordine, Ti esorto a
ritornare lavorativamente "ab ovo", e di non occuparTi più
di Cultura, nè di Siae, nè tantomeno di diritti e soprattutto di
noi Autori, che non mi pare Tu abbia titolo per farlo. Magari,
suggerisco, torna a lavorare in un negozio di animali, o apritene uno
Tuo, così noi si risparmia, oltre che le incazzature per gli
attacchi a Siae, anche un po’ di soldi pubblici di stipendio alla
Camera dei Deputati (si lo so, un po' ne restituisci al Movimento, ma
da noi sempre escono).
Poi, se
fai il bravo ragazzo, organizziamo una bella jam session con me, ed
altri musicisti bravi, ok?
Spero
sinceramente Tu ti ravveda e con questo Ti saluto.
Piero
Montanari, bassista, autore compositore, socio della Siae.
martedì 30 gennaio 2018
Crisi Roma: e tra gli spalti di Roma Samp circolano i dollari falsi con la faccia del presidente Pallotta.
Roma - Sampdoria 0 a 1: la Samp fa bottino pieno e per la Roma si apre
ufficialmente la crisi.
A distanza di soli quattro giorni Roma e Sampdoria si ritrovano l'un contro l'altro armati come fosse una partita di ritorno di Coppa, e non due di campionato. I giallorossi perdono il fuoriclasse Schick per un serio problema muscolare in allenamento che lo terrà fuori per un paio di settimane almeno. Dzeko, sempre con un piede sull'aereo per Londra, a questo punto non può più abbandonare la Roma, complice anche sua moglie che vuole restare e arredare la casa appena comprata. La capiamo, Roma ė bella, non ostante tutto, e speriamo. Quindi la Roma col suo 4-3-3 schiera la difesa con Alisson, Florenzi, Manolas, Juan Jesus, Kolarov, al centro Pellegrini, Strootman, Nainggolan e davanti Ünder, Dzeko, El Shaarawy. Pronti via e la Samp sembra la Roma, fa la partita, pressa alta e smentisce la sua scarsa qualità mostrata fino ad ora in trasferta, e mentre passano i minuti aumentano le occasioni per i blucerchiati che ci provano con Zapata e Caprari, mentre la Roma sonnecchia per almeno mezz’ora, facendo fare ottima figura ai doriani e al bravissimo Alisson. Ma ė dopo il 32’ che la Roma sembra svegliarsi dal torpore e inizia a giocare con più vivacità, complice forse un po’ di affanno degli avversari che avevano corso fino a quel momento come forsennati. Quindi al 39', per un fallo di mano in area di Silvestre della Sampdoria, l'arbitro Banti assegna senza indugio un calcio di rigore, che però il buon Florenzi, rigorista di seconda battuta, sbaglia, calciandolo troppo centrale anche se forte. Viviano para con la mano sinistra seduto a terra. A quel punto la Roma attacca con l'organico al completo, ma l'arbitro fischia la fine del primo tempo senza recupero. Peccato davvero. Il secondo tempo vede la Roma più aggressiva e arrembante e al 4' Viviano para con la faccia una botta ravvicinata di Under che impatta bene il pallone diretto in porta. Ora sfortunati i giallorossi che insistono in attacco con Pellegrini e El Shaarawy ma Viviano fa il fenomeno. C’è solo la Roma adesso, che manovra brillantemente e arriva con facilità al tiro.Al 24’ entra Defrel per Pellegrini, al 26' Perotti per Ünder e al 32’Antonucci per El Shaarawy che si arrabbia. Di Francesco vuole e devevincere questa gara, sa bene che non può perdere il treno della Champions, e 3 punti in 5 partite pesano come macigni sul groppone. Ma invece è la Samp che passa al 34’ con una testata di Zapata e per la Roma sprecona stavolta è davvero buio pesto. Prova in tutti i modi a riagguantare il risultato ma inutilmente. I Doriani fanno bottino pieno e si riaccende fortemente il processo a questa squadra che era partita per vincere il campionato (ricordate Monchi che ci dava appuntamento al Circo Massimo?) ma non fa risultati da dicembre e che sembra essere precipitata in una crisi nera che la metà basterebbe. Abbiamo parlato anche della sfortuna che spesso ha caratterizzato le ultime partite della Roma, però, pensando solo alle plusvalenze, non si va in paradiso. E intanto, tra gli spalti, circolano i dollari falsi con la faccia del presidente Pallotta.
giovedì 25 gennaio 2018
I cattivi "eroi" di Gomorra incitano a comportamenti devianti?
È inevitabile che la tv suggerisca comportamenti, lo ha fatto nel corso della crescita dell'Italia, negli anni del dopoguerra e del cosiddetto “boom economico”, ha educato alla lingua italiana quando solo il 18% della popolazione la praticava, ha indotto bisogni e suggerito il modo per soddisfarli. Quella era una televisione ecumenica, evangelica, etica, politicamente corretta allo spasimo, bigotta e sessuofobica (le calze coprivano le ballerine e “membro” del parlamento era vietato dirlo), e noi eravamo dei chierichetti nelle mani della Chiesa. Carl Popper, il filosofo cattolico di Cattiva Maestra Televisione, lanciava anatemi contro chi non era preparato per parlare ad una platea così grande, tanto da esigere a gran voce la “patente” per chi volesse farlo. Oggi si spera che quel pubblico sia cresciuto, che abbia assunto sufficienti anticorpi per capire che quel Male, che diverte ovviamente più del Bene che è noioso, non ė conveniente da imitare. Nel dopoguerra c'erano assassini efferatissimi, il mostro di Nerola, che ne ammazzò sedici, Leonarda Cianciulli, la saponificatrice di Correggio, che con i suoi cadaveri ci faceva il sapone, e altri “mostri referenziatissimi”. Però c'era poca diffusione, le notizie erano scritte sulla pagina della cronaca dei giornali, pochi le leggevano, il Male era probabilmente molto più diffuso e praticato di ora, ma era silente. Gomorra è una fiction dove non c’è riscatto, non c’è speranza, solo sangue e odio, e sono certo che, una volta che ti alzi dal divano televisivo, pensi che quella robaccia lì non ti appartenga neanche un po’. Anche Totò Riina deve averlo pensato.
https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/gomorra-grande-bugia
Sampdoria Roma 1 a 1. Pareggia Dzeko con un piede al Chelsea
Su
un campo da golf a 18 buche, più che di calcio, scende una Roma
profondamente rimaneggiata contro la Sampdoria, causa infortuni
muscolari che tengono fuori El Shaarawy, Perotti, Gonalons e il
lungodegente De Rossi, mentre Dzeko viene schierato anche se con una
sola gamba, perché l'altra sembra essere sempre più sul campo del
Chelsea anche se non ancora confermato.
La Roma con il suo 4-3-3 non smentisce la sua natura aggressiva e, non ostante un tridente d' attacco mai provato prima, Under Dzeko e Defrel, fa la partita. Infatti, dopo solo 2' di gioco Dzeko, su assist di Under, si coordina male davanti alla porta e non segna un gol che sembra fatto. Si ripetono le occasioni per la Roma, al 5' e all'8', ma anche al 38', dove su un cross di Pellegrini, Manolas colpisce di testa ad un metro dalla porta, mandando il pallone pochi centimetri sopra la traversa.
Ma
è al 44' che la partita ha una svolta negativa per i giallorossi.
Dopo un fallo evidente su Strootman commesso dal doriano Ferrari,
segnalato più volte dal guardalinee e non ravvisato da Orsato,
scaturisce un improvviso capovolgimento di fronte: Kolarov tocca il
pallone in area con il braccio e per l'arbitro, dopo il consulto Var,
è rigore. Quagliarella redivivo trasforma, ed è 1 a 0 per la Samp.
Secondo
tempo nervoso della Roma, inevitabilmente. Ma è della Samp il
possibile raddoppio che avrebbe messo in ginocchio i giallorossi, con
Zapata che sbaglia un gol quasi fatto. La Roma replica al 65' con
Pellegrini, e al 67' si vede annullare il gol del pareggio per
fuorigioco di Dzeko. I giallorossi provano con rabbia a cercare la
via del pari, trovandolo in pieno recupero, al 92’. E chi poteva
segnarlo se non l’uomo che neanche avrebbe dovuto giocare questa
partita? Proprio lui, Edin Dzeko, colpo di testa sotto la traversa su
assist perfetto del quasi 19enne primavera Antonucci, debuttante di
classe, e 62esimo gol con la maglia della Roma. Forse il suo ultimo,
il canto del Cigno, non sappiamo ancora. Sampdoria-Roma finisce 1-1,
un pareggio strameritato.
Però
per i giallorossi è la quinta partita consecutiva in campionato
senza vittoria (tre pari e due sconfitte) e mancato aggancio
all'Inter quarta. I blucerchiati consolidano il sesto posto in
classifica, a + 3 sul Milan
domenica 21 gennaio 2018
Inter - Roma, ritorna la sfida tra defezioni e polemiche
(Di Piero
Montanari) per il QdL 20 gennaio 2018
Domenica 21 gennaio alle 20.45, dopo
una lunga pausa al sole delle Maldive o tra le Alpi svizzere, la
sfida tra Spalletti e Di Francesco sarà illuminata dalle luci di San
Siro. Basterà aspettare 95 minuti o giù di lì per sapere chi sarà
il pretendente all'ambito quarto posto per accedere alla Champions.
Hai voglia a dire che il campionato è
lungo e che mancano 18 partite, qui “si parrà la tua nobilitate,
oh Magica Roma” se possiamo parafrasare il Sommo Poeta. La realtà
è che la classifica, anche se è vero che c'è ancora molto da
giocare, recita Napoli 51, Juventus 50, e poi via via le altre
pretendenti ad un posto nell'Europa che conta, staccate di parecchi
lunghezze, con la Roma che dovrà recuperare una partita con la Samp
(e non te la porti da casa): non si possono più fare sconti o
perdere punti, dopo il dicembre disastroso dei giallorossi,
culminato con la sconfitta in casa con l'Atalanta.
L'intemperante Nainggolan scenderà in
campo tra le polemiche per la sua ventilata cessione da 50 milioni ai
cinesi e quelle ancora non sopite per i suoi bagordi pubblicati sulla
rete, per i quali ha avuto le giuste punizioni e insulti in eccesso,
mentre è sicura la defezione di Perotti per un problema muscolare.
Si parla anche della possibilità che De Rossi non giochi, dato per
certo ma non ancora pronto, almeno secondo alcune fonti. In compenso
Defrel dovrebbe essere convocato e dimostrare finalmente il suo
controvalore (23 milioni) in qualità di gioco, e sarebbe pure ora.
Muore Luis Bacalov, il premio Oscar per le musiche de “Il postino”
(di Piero Montanari)
In seguito ai postumi di
una grave ischemia, è morto Luis Enrique Bacalov, lo straordinario
musicista argentino premio Oscar 1996 per la colonna sonora de “Il
postino”, l'ultimo struggente film di Massimo Troisi. Bacalov aveva
84 anni ed era stato ricoverato al San Filippo Neri di Roma alcuni
giorni fa in gravi condizioni, ma senza aver mai perduto conoscenza.
Era nato a San Martin il
30 agosto del 1933, da una famiglia di origine bulgare e di religione
ebraica. Mostrò sin da piccolo un grandissimo talento per la musica,
fino a divenire un bambino prodigio del pianoforte. Girò molto tra
la Colombia e l'Europa, prima di approdare nel nostro paese che lo
accolse e che scoprì la sua grandezza nei primi anni '60, prima alla
casa discografica Fonit Cetra, dove lavorò per un breve periodo, poi
alla storica Rca di Roma, dove divenne l'arrangiatore principe,
insieme ad Ennio Morricone, dei primi grandi successi di Rita Pavone
(“La partita di pallone, “Cuore”, “Il ballo del mattone”)
ma anche di Umberto
Bindi, di Neil Sedaka, firmando il debutto di Gianni Morandi con il
brano “Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte” che lanciò
nell'olimpo musicale il cantante di Monghidoro.
Alla
Rca incontrò il cantautore Sergio Endrigo, col quale iniziò a
lavorare e a comporre successi indimenticabili quali “Io che amo
solo te”, “Se le cose stanno così”, “Era d'estate”,
“Canzone per te”, “Lontano dagli occhi” “L'arca di Noè”.
Purtroppo la loro amicizia e il loro sodalizio finì male, perché
Endrigo portò Bacalov in tribunale, accusandolo di avergli “rubato”
la melodia del tema principale de “Il postino” che fece vincere
l'Oscar al compositore argentino. Fu per questo condannato dalla
corte di appello di Roma a spartire con gli eredi di Sergio Endrigo,
scomparso nel 2005, i cospicui introiti del famoso brano, leit
motive della
colonna del film.
Musicista
eclettico e di estrazione classica, Bacalov fu compositore di molte
colonne sonore memorabili, come quella per il felliniano “La città
delle donne”, dove subentrò a Nino Rota, scomparso
improvvisamente. Ma fu anche il musicista di Pasolini, di Scola, di
Dino Risi, di Francesco Rosi per il quale musicò “La tregua”.
Personalmente
lo incontravo spesso alla fine degli anni '70 nei corridoi e nelle
sale di registrazione, al famoso bar della Rca di Roma, conoscevo
bene il suo talento, anche se non abbiamo mai avuto modo di lavorare
insieme. Il contestato brano principale della colonna sonora de “Il
postino”, rimane per me uno dei suoi temi più belli e struggenti,
anche perché legato alle ultime apparizioni di un sofferente Massimo
Troisi, che di lì a poco ci lascerà. Bacalov era anche un sublime
pianista di tango argentino, musica del suo sangue, che amava
scrivere e che suonava nei concerti in maniera straordinaria.
sfida tra spalletti e di francesco
SFIDA TRA SPALLETTI E DI FRANCESCO
Inter - Roma, ritorna la sfida tra defezioni e polemiche
Non si possono più fare sconti o perdere punti, dopo il dicembre disastroso dei giallorossi, culminato con la sconfitta in casa con l'Atalanta
Domenica 21 gennaio alle 20.45, dopo
una lunga pausa al sole delle Maldive o tra le Alpi svizzere, la
sfida tra Spalletti e Di Francesco sarà illuminata dalle luci di San
Siro. Basterà aspettare 95 minuti o giù di lì per sapere chi sarà
il pretendente all'ambito quarto posto per accedere alla Champions.
Hai voglia a dire che il campionato è
lungo e che mancano 18 partite, qui “si parrà la tua nobilitate,
oh Magica Roma” se possiamo parafrasare il Sommo Poeta. La realtà
è che la classifica, anche se è vero che c'è ancora molto da
giocare, recita Napoli 51, Juventus 50, e poi via via le altre
pretendenti ad un posto nell'Europa che conta, staccate di parecchi
lunghezze, con la Roma che dovrà recuperare una partita con la Samp
(e non te la porti da casa): non si possono più fare sconti o
perdere punti, dopo il dicembre disastroso dei giallorossi,
culminato con la sconfitta in casa con l'Atalanta.
L'intemperante Nainggolan scenderà in
campo tra le polemiche per la sua ventilata cessione da 50 milioni ai
cinesi e quelle ancora non sopite per i suoi bagordi pubblicati sulla
rete, per i quali ha avuto le giuste punizioni e insulti in eccesso,
mentre è sicura la defezione di Perotti per un problema muscolare.
Si parla anche della possibilità che De Rossi non giochi, dato per
certo ma non ancora pronto, almeno secondo alcune fonti. In compenso
Defrel dovrebbe essere convocato e dimostrare finalmente il suo
controvalore (23 milioni) in qualità di gioco, e sarebbe pure ora.
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Premio alla Cultura
PREMI SPECIALI
A BENEMERITI DELLA CULTURA
(Trofeo di Cristallo e Medaglia d’oro del Presidente dell’Ass. Cult. “P. Raffaele Melis O.M.V.”)
Musicista Regista Maestro PIERO MONTANARI
Roma
Premio “Francesco Di Lella”
“Per avere contribuito con la musica e la regia all’evoluzione ed all’affermazione di attori e cantanti di chiara fama nazionale ed internazionale, lasciando un segno vivo nel panorama cinematografico e musicale italiano, senza mai desistere anche in un periodo così difficile ed arduo come l’attuale.”
Firmato Augusto Giordano, Getulio Baldazzi, P.Ezio Bergamo, Rita Tolomeo, Maurizio Pallottí, Domenico Di Lella, Maria Fichera, Gianni Farina, Rita Pietrantoni, Paola Pietrantoni, Domenico Gilio.
A BENEMERITI DELLA CULTURA
(Trofeo di Cristallo e Medaglia d’oro del Presidente dell’Ass. Cult. “P. Raffaele Melis O.M.V.”)
Musicista Regista Maestro PIERO MONTANARI
Roma
Premio “Francesco Di Lella”
“Per avere contribuito con la musica e la regia all’evoluzione ed all’affermazione di attori e cantanti di chiara fama nazionale ed internazionale, lasciando un segno vivo nel panorama cinematografico e musicale italiano, senza mai desistere anche in un periodo così difficile ed arduo come l’attuale.”
Firmato Augusto Giordano, Getulio Baldazzi, P.Ezio Bergamo, Rita Tolomeo, Maurizio Pallottí, Domenico Di Lella, Maria Fichera, Gianni Farina, Rita Pietrantoni, Paola Pietrantoni, Domenico Gilio.
Il premio sarà conferito il 13 giugno 2010 alle ore 16 al teatro S. Luca, in via Lorenzo da' Ceri 136 - Roma.