Senza fine... tu trascini
la nostra vita... senza un attimo di respiro... Una delle più belle
e struggenti canzoni italiane, che fu scritta da Gino Paoli in un
evidente momento di grande trance creativa, forse perchè era il
punto più alto della sua storia d'amore con Ornella Vanoni, la
bellissima cantante confinata, a quel tempo, tra strehleriane
canzoni della mala milanese e la ricerca di brani di qualità, e in
attesa del pezzo che la lanciasse finalmente nel mondo della musica
leggera.
Ed ecco arrivare dal suo
Gino Senza fine, questo “Lato B” di un 45 giri, Gli innamorai
sono sempre soli, che Paoli estrasse da suo primo Lp e che pubblicò
nel 1961. Senza fine... tu trascini la nostra vita... senza un attimo
di respiro... per sognare... per potere ricordare... ciò che abbiamo
già vissuto... E fu la canzone perfetta per Ornella, alla quale
Paoli la consegnò insieme al suo cuore non ancora minacciato da quel
colpo di pistola che si sparò, per farla finita, quel maledetto 11
luglio di due anni più tardi, e forse proprio per lei.
E Ornella fece un gran
successo di questo struggente valzerino in Mi bemolle, con un giro
armonico classico per il Paoli di Sapore di sale e del Cielo in una
stanza, un giro ipnotico e ritornante come il carosello di una
giostrina per bambini in luna park. Senza fine... non hai ieri non
hai domani... tutto è ormai nelle tue mani... mani grandi... mani
senza fine. E tutto era nelle grandi mani di Ornella, che ferma così
nel tempo un amore senza tempo, e ne coglie l'attimo fuggente. Non
hai ieri... non hai domani... non m'importa della luna... non
m'importa delle stelle... tu per me sei luna e stelle.... tu per me
sei sole e cielo... tu per me sei tutto quanto... tutto quanto io
voglio avere.
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