di Piero Montanari
Il fatto di aver preso parte ad un pezzo di storia musicale italiana, con le mie partecipazioni ai tour e alle sedute di registrazione di molti Lp di artisti importanti, tra musica pop e jazz, mi fa spesso essere nel mirino di una folta schiera di nostalgici, che mi cercano sulla rete o attraverso facebook.
Dico questo senza nessuna presunzione ma di certo con una punta di orgoglio per il lavoro svolto, e per aver avuto la fortuna di esserci, in quel fantastico periodo che va dalla fine dei '60 a tutti gli anni '90, un tempo straordinariamente ricco di creatività e di artisti di sicuro valore.
Da un po' di tempo, però, noto un'inversione di tendenza, almeno per quanto mi riguarda: sono sempre meno i simpatizzanti del mio lavoro passato e sempre più quelli che cercano vecchi Lp da collezionare. Spesso mi succede che sconosciuti mi chiedano "l'amicizia" su facebook (questa cosa dell'amicizia su fb è un'altra delle scempiaggini dei social network: ma amico di che?) e poi, dopo avermi salutato, mi chiedono: "Hai Lp da vendere?" Generalmente li mando a quel paese, anche per salvare l'autostima.
La morte dei dischi in vinile ha creato, quindi, una schiera di maniaci e spesso compulsivi collezionisti, infaticabili ricercatori di vecchi Lp che vanno all'attacco di musicisti, giornalisti Rai, vecchi dj radiofonici, radio regionali, collezioni private, con la speranza di trovare le rarità rimaste nelle cantine o dimenticate negli scaffali di casa a prendere polvere, quei dischi che si sono salvati dall'implacabile mondezzaio dove quasi tutti noi li abbiamo destinati.
"Quanta meraviglia è stata buttata via - mi dice sconsolato uno di questi collezionisti divenuto mio amico, che frequenta i mercatini di mezzo mondo - intere collezioni di meravigliose rarità gettate nel cassonetto, dischi del valore di centinaia, ma anche migliaia di euro, ormai introvabili!"
E' una moda, quella della caccia al vecchio vinile, che ha spesso risvolti curiosi: non è difficile trovare sui portoni dei palazzi in zona Prati a Roma, vicino alla Rai di viale Mazzini e dintorni, dei post-it affissi con su scritto: "Cercasi vecchi Lp. Pago bene, contattare il numero etc."
Non capivo perché proprio e solo in quella zona trovassi quei bigliettini, e lo chiesi al mio amico collezionista. "Perché lì ci stanno tutti i giornalisti, programmisti registi e dirigenti della Rai che, per anni, hanno ricevuto dalle case discografiche montagne di Lp gratis per fare promozione radiotelevisiva ai loro artisti. Noi poveri collezionisti speriamo in qualche anima buona che non gli abbia cestinati."
Dico questo senza nessuna presunzione ma di certo con una punta di orgoglio per il lavoro svolto, e per aver avuto la fortuna di esserci, in quel fantastico periodo che va dalla fine dei '60 a tutti gli anni '90, un tempo straordinariamente ricco di creatività e di artisti di sicuro valore.
Da un po' di tempo, però, noto un'inversione di tendenza, almeno per quanto mi riguarda: sono sempre meno i simpatizzanti del mio lavoro passato e sempre più quelli che cercano vecchi Lp da collezionare. Spesso mi succede che sconosciuti mi chiedano "l'amicizia" su facebook (questa cosa dell'amicizia su fb è un'altra delle scempiaggini dei social network: ma amico di che?) e poi, dopo avermi salutato, mi chiedono: "Hai Lp da vendere?" Generalmente li mando a quel paese, anche per salvare l'autostima.
La morte dei dischi in vinile ha creato, quindi, una schiera di maniaci e spesso compulsivi collezionisti, infaticabili ricercatori di vecchi Lp che vanno all'attacco di musicisti, giornalisti Rai, vecchi dj radiofonici, radio regionali, collezioni private, con la speranza di trovare le rarità rimaste nelle cantine o dimenticate negli scaffali di casa a prendere polvere, quei dischi che si sono salvati dall'implacabile mondezzaio dove quasi tutti noi li abbiamo destinati.
"Quanta meraviglia è stata buttata via - mi dice sconsolato uno di questi collezionisti divenuto mio amico, che frequenta i mercatini di mezzo mondo - intere collezioni di meravigliose rarità gettate nel cassonetto, dischi del valore di centinaia, ma anche migliaia di euro, ormai introvabili!"
E' una moda, quella della caccia al vecchio vinile, che ha spesso risvolti curiosi: non è difficile trovare sui portoni dei palazzi in zona Prati a Roma, vicino alla Rai di viale Mazzini e dintorni, dei post-it affissi con su scritto: "Cercasi vecchi Lp. Pago bene, contattare il numero etc."
Non capivo perché proprio e solo in quella zona trovassi quei bigliettini, e lo chiesi al mio amico collezionista. "Perché lì ci stanno tutti i giornalisti, programmisti registi e dirigenti della Rai che, per anni, hanno ricevuto dalle case discografiche montagne di Lp gratis per fare promozione radiotelevisiva ai loro artisti. Noi poveri collezionisti speriamo in qualche anima buona che non gli abbia cestinati."
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