di Piero Montanari
Se lo sport è metafora della vita, il calcio probabilmente ne è la rappresentazione più intensa, più popolare e più affascinante. Anche chi non ama questo sport o lo segue marginalmente, può cogliere in esso aspetti umani di straordinaria intensità drammaturgica.
Come la sfortunata storia del giovane talentuosissimo attaccante della Fiorentina e della Nazionale Italiana, Giuseppe "Pepito" Rossi, costretto per la terza volta, nella sua pur breve carriera, a fermarsi per un incidente grave al suo ginocchio destro, già operato tre volte, mentre stava disputando il derby toscano contro il Livorno due giorni fa. Forse si dovrà operare di nuovo, fermarsi per più di tre mesi. A rischio non soltanto la presenza al prossimo campionato mondiale ma anche la sua carriera.
Storie tristi e storie edificanti, come l'incredibile percorso esistenzial-professionale di tre "vecchietti" del pallone che, con la loro classe e capacità di superare l'età anagrafica, riescono a giocare ancora a livelli stratosferici e ad incidere fortemente nel campionato in corso. Inimmaginabile fino a qualche decennio fa, che si smetteva a trent'anni, e la durata della loro vita calcistica ad altissimi livelli sembra non finire mai. Eccoli i tre anziani moschettieri dell'italico pallone:
Francesco Totti (Roma, 27 settembre 1976) 38 anni da compiere, se gioca lui la Roma si illumina della sua luce, del suo talento, delle sue invenzioni di prima intenzione, dei suoi passaggi "no look" che incantano i tifosi e i cultori del bel calcio. Se gioca lui la partita diventa uno spettacolo di alta classe. Da poco rientrato dopo un infortunio piuttosto serio e con i tempi di recupero allungati causa età, contro la fortissima Juventus non ha potuto brillare come al solito. Sta comunque rimettendosi e c'è da credere che presto tornerà quello delle dieci vittorie consecutive e delle diciotto partite utili della Roma. Come farà il C.T. Prandelli a non portarlo al Mondiale?
Luca Toni (Pavullo nel Frignano, 26 maggio 1977) 37 anni, messo da parte per un periodo da tutti, quest'anno in forza alla cadetta Verona Hellas sembra rinascere, non ostante l'età e segna sempre (contro l'Udinese seconda doppietta consecutiva, 9 gol totali) caricandosi sulle spalle la sua squadra, rivelazione di questo campionato 2013-14. Se continua così sarà difficile per Prandelli non portarlo al Mondiale.
Miroslav "Miro" Klose (Opole, 9 giugno 1978) 36 anni, è il più giovane dei "vecchietti". La Lazio non sta certo brillando in questo campionato, la squadra ha avuto problemi seri col suo allenatore, allontanato dalla Società, col ritorno in panchina del vecchio Reja. La partita contro l'Inter era ricca di significati, bisognava vincerla. E chi ci pensa a dare la vittoria alla Lazio? A nove minuti dalla fine di una partita piuttosto scialba, ecco il guizzo di un grande campione che al volo segna uno dei suoi grandi gol, confermando l'importanza assoluta della sua presenza nella squadra, e tutto sempre non ostante il suoi 36 anni.
Anche se il declino inesorabile è ad attenderli là, dietro l'angolo, fanno bene al cuore le storie di uomini che, con la forza della loro passione, insegnano a non mollare mai, in barba alla loro età.
Come la sfortunata storia del giovane talentuosissimo attaccante della Fiorentina e della Nazionale Italiana, Giuseppe "Pepito" Rossi, costretto per la terza volta, nella sua pur breve carriera, a fermarsi per un incidente grave al suo ginocchio destro, già operato tre volte, mentre stava disputando il derby toscano contro il Livorno due giorni fa. Forse si dovrà operare di nuovo, fermarsi per più di tre mesi. A rischio non soltanto la presenza al prossimo campionato mondiale ma anche la sua carriera.
Storie tristi e storie edificanti, come l'incredibile percorso esistenzial-professionale di tre "vecchietti" del pallone che, con la loro classe e capacità di superare l'età anagrafica, riescono a giocare ancora a livelli stratosferici e ad incidere fortemente nel campionato in corso. Inimmaginabile fino a qualche decennio fa, che si smetteva a trent'anni, e la durata della loro vita calcistica ad altissimi livelli sembra non finire mai. Eccoli i tre anziani moschettieri dell'italico pallone:
Francesco Totti (Roma, 27 settembre 1976) 38 anni da compiere, se gioca lui la Roma si illumina della sua luce, del suo talento, delle sue invenzioni di prima intenzione, dei suoi passaggi "no look" che incantano i tifosi e i cultori del bel calcio. Se gioca lui la partita diventa uno spettacolo di alta classe. Da poco rientrato dopo un infortunio piuttosto serio e con i tempi di recupero allungati causa età, contro la fortissima Juventus non ha potuto brillare come al solito. Sta comunque rimettendosi e c'è da credere che presto tornerà quello delle dieci vittorie consecutive e delle diciotto partite utili della Roma. Come farà il C.T. Prandelli a non portarlo al Mondiale?
Luca Toni (Pavullo nel Frignano, 26 maggio 1977) 37 anni, messo da parte per un periodo da tutti, quest'anno in forza alla cadetta Verona Hellas sembra rinascere, non ostante l'età e segna sempre (contro l'Udinese seconda doppietta consecutiva, 9 gol totali) caricandosi sulle spalle la sua squadra, rivelazione di questo campionato 2013-14. Se continua così sarà difficile per Prandelli non portarlo al Mondiale.
Miroslav "Miro" Klose (Opole, 9 giugno 1978) 36 anni, è il più giovane dei "vecchietti". La Lazio non sta certo brillando in questo campionato, la squadra ha avuto problemi seri col suo allenatore, allontanato dalla Società, col ritorno in panchina del vecchio Reja. La partita contro l'Inter era ricca di significati, bisognava vincerla. E chi ci pensa a dare la vittoria alla Lazio? A nove minuti dalla fine di una partita piuttosto scialba, ecco il guizzo di un grande campione che al volo segna uno dei suoi grandi gol, confermando l'importanza assoluta della sua presenza nella squadra, e tutto sempre non ostante il suoi 36 anni.
Anche se il declino inesorabile è ad attenderli là, dietro l'angolo, fanno bene al cuore le storie di uomini che, con la forza della loro passione, insegnano a non mollare mai, in barba alla loro età.
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