Eccoci qua, tutti pronti, ad indignarci contro il Cavaliere che in sella
al suo pony, (prima, ovviamente, era un bel baio scuro) ha deciso di
rientrare nell'agone politico, più motivato e forte che pria, a
difendere il suo possibile 15 % di elettorato di nostalgici, il partito
dei SSMQSSP (Si Stava Meglio Quando Si Stava Peggio) sempre pronto a
ricicciare fuori, in ogni epoca, appena appare all'orizzonte una nuova
crisi sociale e politica.
Eccoci quindi tutti pronti, giù botte, a dare addosso senza tregua, a questo povero ometto, ricco solo di denaro, alla fine del suo percorso esistenziale, che si aggrappa alle sue ultime sinapsi per difendere se stesso dalle ingiurie dei giudici e del mondo. INRI, scriveranno sul suo sarcofago, crocefisso dalla storia, insultato dai "mercati" al tempio che hanno decretato alla sua amata Italia "con i ristoranti sempre pieni", un posto in classifica da ultima della classe.
Lui, il Grande Negatore, che negava la crisi, come negava il puttanaio che gli girava intorno con la sua regia, come negava il conflitto d'interessi, che invece affermava con forza la difficoltà, da qualcuno condivisa, di "chiavarsi la Merkel", affermato ma non confermato.
Si, proprio lui, il Cavaliere, avvicinato a figure storiche come Napoleone e Mussolini, tra cento giorni e Repubbliche di Salò, sbaraglia tutti e riscende nell'Arena a cavallo del suo pony. A volte ritornano, come citava il titolo di un film horror, o come sono spesso le peperonate della sera prima.
Però, e ribadisco però, il suo ritorno potrebbe essere strategico per la salute del Paese e provo a spiegarne il perchè in tre miei piccolissimi punti:
1) Una grande parte dei suoi sostenitori, mancando Berlusconi, voterebbero per Grillo M5S. Se ritorna in campo Silvio tornerebbero a votare lui, che non mi pare proprio un avversario politicamente in forma.
2) Credo sia meglio il 15% dell'anziano fondatore del PdL, pericoloso ma pericolante, che il 25-30% di un "partito" (o movimento che sia) del quale non si conosce nulla, se non il suo leader che di professione fa il comico e la sua eminenza grigia Gianroberto Casaleggio, che invece fa l'esperto di successo in marketing aziendale, che non si sa proprio dove possano condurre, tra slogan urlati alle piazze e sfascismo d'ordinanza.
3) Ponti d'oro al nemico che ritorna con le armi spuntate, dopo la gelida campagna di Russia, se dà una mano, suo malgrado, a far vincere anzi, a stravincere, l'Italia migliore.
Eccoci quindi tutti pronti, giù botte, a dare addosso senza tregua, a questo povero ometto, ricco solo di denaro, alla fine del suo percorso esistenziale, che si aggrappa alle sue ultime sinapsi per difendere se stesso dalle ingiurie dei giudici e del mondo. INRI, scriveranno sul suo sarcofago, crocefisso dalla storia, insultato dai "mercati" al tempio che hanno decretato alla sua amata Italia "con i ristoranti sempre pieni", un posto in classifica da ultima della classe.
Lui, il Grande Negatore, che negava la crisi, come negava il puttanaio che gli girava intorno con la sua regia, come negava il conflitto d'interessi, che invece affermava con forza la difficoltà, da qualcuno condivisa, di "chiavarsi la Merkel", affermato ma non confermato.
Si, proprio lui, il Cavaliere, avvicinato a figure storiche come Napoleone e Mussolini, tra cento giorni e Repubbliche di Salò, sbaraglia tutti e riscende nell'Arena a cavallo del suo pony. A volte ritornano, come citava il titolo di un film horror, o come sono spesso le peperonate della sera prima.
Però, e ribadisco però, il suo ritorno potrebbe essere strategico per la salute del Paese e provo a spiegarne il perchè in tre miei piccolissimi punti:
1) Una grande parte dei suoi sostenitori, mancando Berlusconi, voterebbero per Grillo M5S. Se ritorna in campo Silvio tornerebbero a votare lui, che non mi pare proprio un avversario politicamente in forma.
2) Credo sia meglio il 15% dell'anziano fondatore del PdL, pericoloso ma pericolante, che il 25-30% di un "partito" (o movimento che sia) del quale non si conosce nulla, se non il suo leader che di professione fa il comico e la sua eminenza grigia Gianroberto Casaleggio, che invece fa l'esperto di successo in marketing aziendale, che non si sa proprio dove possano condurre, tra slogan urlati alle piazze e sfascismo d'ordinanza.
3) Ponti d'oro al nemico che ritorna con le armi spuntate, dopo la gelida campagna di Russia, se dà una mano, suo malgrado, a far vincere anzi, a stravincere, l'Italia migliore.
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