di Piero Montanari
(Se
ti ammali negli Usa e non hai l'assicurazione, puoi anche morire
senza cure.)
Il
Servizio Sanitario Nazionale, grave snodo dell'economia italiana,
grande bacino di discussioni, di sprechi, di cattivi esempi ma anche
di grandi eccellenze. Mi trovo sempre più frequentemente ad
utilizzarlo per me, per i miei parenti, e sempre più spesso a
doverlo difendere dagli attacchi pedestri della gente comune o di
politici disinformati o abitati da cattiva coscienza. Lo difendo
anche se ne riconosco i limiti e le anomalie, comprese le frequenti
disfunzioni che ogni giorno arrivano con le notizie, lo difendo anche
se sono stato vittima, come molti, di attese bibliche nei pronto
soccorso, o per l'aver passato una notte e un giorno in un corridoio
sopra una scomoda barella, in attesa di avere un letto che non
arrivava mai.
Un
bellissimo articolo della nostra Costituzione, il 32, sancisce il
diritto alla salute di tutti gli individui, finanziato dallo Stato,
con un carattere universalistico che garantisce l'assistenza
sanitaria a tutti i cittadini che ne hanno bisogno. Appena una
quindicina di anni fa l' OMS, organizzazione mondiale della sanità,
giudicò il nostro come il miglior sistema sanitario del mondo,
subito dopo la Francia, che ci sopravanzava per poco. Purtroppo negli
anni la bontà del nostro servizio sanitario è andata calando e
questo non ostante le eccellenze che sono il nostro fiore
all'occhiello, e grazie soprattutto agli uomini che le mandano avanti
con fatica ed abnegazione, a volte con pochi mezzi, nel rispetto
della salute e della vita di tutti, ricchi o poveri che siano.
La
mia recente esperienza e testimonianza diretta sono due anziani della
mia famiglia, uno vittima di due gravi ictus, l'altro con una valvola
aortica ormai seriamente calcificata, che sono stati eccellentemente
curati e salvati da medici e strutture di pubblica sanità, senza
pagare un euro e trattati come principi.
Cosa
si può dire, perché spesso funziona e a volte, tante volte no?
Diciamo che bisogna aver fortuna anche in questi casi, che non tutte
le regioni hanno una sanità di qualità, che ci sono spesso troppi
sprechi. Lo sappiamo bene, non siamo ingenui. Spesso le notizie di
malasanità campeggiano sui telegiornali con le loro storie tragiche,
e viene in mente che mai o quasi mai si riportano notizie riguardo
la buona sanità. Ci piacerebbe ogni tanto ascoltare anche: “ Oggi
il signor Mario è uscito dal San Giovanni guarito, dopo un mese di
cure amorevoli ed è tornato a casa dalla sua famiglia!” E invece
arrivano solo notizie cattive, come se quelle buone non fossero
notizie. Sembra un po' la storia del cane che morde il padrone (chi
se ne frega? nessuno la pubblica) e invece quella del padrone che
morde il cane (notizia... succulenta!).
Non
dimentichiamoci, infine, di come funziona negli altri paesi: negli
Stati Uniti, ad esempio, non ostante Obama abbia firmato nel 2010 la
legge di riforma sanitaria, che prevede l'aumento di 32 milioni di
persone tutelate dal sistema sanitario, provate ad ammalarvi a New
York o a San Francisco. Anche se state esalando l'ultimo respiro, vi
chiedono prima se avete l'assicurazione sanitaria, in caso contrario
la vostra salute e la vostra vita sembra non riguardare loro, e
quell'ultimo respiro, statene certi, ve lo lasciano esalare senza
alcun aiuto.
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