Culture
Rita Pavone ha 70 anni
Rita Pavone
di Piero Montanari
Come si possono raccontare i settant'anni di Rita Pavone, un'artista strepitosa che ha segnato indelebilmente gli anni '60 della musica pop italiana, col suo scarso metro e cinquantaquattro e i suoi 47 chili di peso negli anni dorati del suo incredibile successo, col suo ineguagliabile talento, senza provare una struggente malinconia di un tempo che è stato? Gli aggettivi usati sono sempre limitativi parlando di lei, di Rita, "strepitosa" "incredibile" "ineguagliabile " un'artista che ha fatto letteralmente sognare la generazione di quelli che oggi hanno la mia età.
Molti giovanissimi non sanno neanche chi sia Rita Pavone, e a lei sono certo che questa cosa le brucerà sempre dentro. Si ritirò dalle scene annunciandolo in una trasmissione di Rai Uno il primo gennaio del 2006, dopo aver cantato la sua ultima canzone a quasi cinquant'anni dal suo debutto all'Alfieri di Torino, la sua città, e lo fece di certo con molta amarezza, perché Rita si è tante volte sentita messa da parte dallo show biz, dopo i 50 milioni di dischi venduti nel mondo, dopo i grandissimi successi, dopo aver cantato nei teatri più prestigiosi, dopo la fantastica interpretazione televisiva di Giamburrasca, dopo che Umberto Eco scrisse di lei e del fenomeno che era diventata, dopo che tutti l'hanno cercata e corteggiata, poi dimenticata e osteggiata, soprattutto quelli che non hanno memoria, nè riconoscenza, nè passione, nè cuore, quelli che dimenticano in fretta perché ci sono gli altri da mandare avanti.
I settant'anni di Rita Pavone mi commuovono anche per questo, e perché sono il compleanno di una stagione della vita irripetibile, la nostra e la sua. Il successo di Rita piano piano svanì e oggi possiamo tranquillamente dire che lei forse pagò a caro prezzo l'essersi innamorata dell'uomo che la scoprì e la lanciò, Teddy Reno, molto più grande di lei e già sposato. l'Italia beghina del tempo non poteva perdonare a Rita, la buffa ragazzina con lentiggini che cantava di amori adolescenziali, un amore così stridente.
Resta il talento che è stato e che è, questa piccola e straordinaria Artista che da quella sera al teatro Alfieri di Torino, più di cinquant'anni fa, riuscì a conquistare il mondo con la sua voce.
Buon compleanno Rita.
Come si possono raccontare i settant'anni di Rita Pavone, un'artista strepitosa che ha segnato indelebilmente gli anni '60 della musica pop italiana, col suo scarso metro e cinquantaquattro e i suoi 47 chili di peso negli anni dorati del suo incredibile successo, col suo ineguagliabile talento, senza provare una struggente malinconia di un tempo che è stato? Gli aggettivi usati sono sempre limitativi parlando di lei, di Rita, "strepitosa" "incredibile" "ineguagliabile " un'artista che ha fatto letteralmente sognare la generazione di quelli che oggi hanno la mia età.
Molti giovanissimi non sanno neanche chi sia Rita Pavone, e a lei sono certo che questa cosa le brucerà sempre dentro. Si ritirò dalle scene annunciandolo in una trasmissione di Rai Uno il primo gennaio del 2006, dopo aver cantato la sua ultima canzone a quasi cinquant'anni dal suo debutto all'Alfieri di Torino, la sua città, e lo fece di certo con molta amarezza, perché Rita si è tante volte sentita messa da parte dallo show biz, dopo i 50 milioni di dischi venduti nel mondo, dopo i grandissimi successi, dopo aver cantato nei teatri più prestigiosi, dopo la fantastica interpretazione televisiva di Giamburrasca, dopo che Umberto Eco scrisse di lei e del fenomeno che era diventata, dopo che tutti l'hanno cercata e corteggiata, poi dimenticata e osteggiata, soprattutto quelli che non hanno memoria, nè riconoscenza, nè passione, nè cuore, quelli che dimenticano in fretta perché ci sono gli altri da mandare avanti.
I settant'anni di Rita Pavone mi commuovono anche per questo, e perché sono il compleanno di una stagione della vita irripetibile, la nostra e la sua. Il successo di Rita piano piano svanì e oggi possiamo tranquillamente dire che lei forse pagò a caro prezzo l'essersi innamorata dell'uomo che la scoprì e la lanciò, Teddy Reno, molto più grande di lei e già sposato. l'Italia beghina del tempo non poteva perdonare a Rita, la buffa ragazzina con lentiggini che cantava di amori adolescenziali, un amore così stridente.
Resta il talento che è stato e che è, questa piccola e straordinaria Artista che da quella sera al teatro Alfieri di Torino, più di cinquant'anni fa, riuscì a conquistare il mondo con la sua voce.
Buon compleanno Rita.
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