Fiorello e Baldini
di Piero Montanari
Si vede sempre più spesso l'ex alter ego dii Fiorello, Marco Baldini, andare in televisione a raccontare la sua drammatica storia della dipendenza da gioco d'azzardo e dei debiti contratti per questo suo vizio, che lo ha condotto ad un livello di disperazione tale, da costringerlo a scaricarne il peso, davvero insopportabile, dove e come può.
Sono già alcune settimane che va ospite a Domenica In ed ha un suo grande spazio nel quale, alla conduttrice Paola Perego (che sembra averlo preso in carico affettivo) e a tutti noi, racconta la sua storia personale col gioco. Baldini ci dice che da anni non gioca più, ma che i creditori continuano ad inseguirlo, spesso minacciandolo di morte per riavere i soldi, come quei tizi che gli fecero scavare una fossa solo per fargli pressione e terrorizzarlo (generalmente chi deve avere soldi non uccide il suo debitore, altrimenti con lui finirebbe la speranza di riavere la somma prestata).
Quello che colpisce di questa storia, oltre al suo aspetto di profondo dramma umano che riguarda purtroppo migliaia di ludopatici disperati come Baldini, è la facilità con la quale Marco la racconta davanti a tutti, in televisione, sui giornali, attraverso le trasmissioni radio che conduce, molto contrito e consapevole, ma senza nessun pudore personale, senza nascondersi e nascondere nulla degli aspetti tristi e squallidi che lo hanno condotto a fare una vita da fuggitivo, nascosto da amici compiacenti, lontano dai suoi affetti più cari, col rischio costante di essere travolto da chi reclama i soldi prestati, spesso persone poco raccomandabili.
Racconta che si alza alle cinque del mattino per passare due ore apparentemente serene, prima che dalle sette e fino a notte alta il suo telefono inizi a squillare minaccioso, che passa il resto della giornata a cercare soldi e ad occuparsi di qualche lavoro, come la trasmissione che conduce quotidianamente sull'emittente romana Radio Radio, che di certo non gli può risolvere i grossi problemi economici.
Ovviamente la sua carriera, come la sua vita privata, è irrimediabilmente compromessa, almeno per ora, dovendo Marco rinunciare alla conveniente collaborazione con Fiorello per ovvie ragioni di opportunità, e ad altre situazioni vantaggiose che gli si potrebbero prospettare. Ma chi dà lavoro ad un ex giocatore incallito pieno di debiti?
Al tempo stesso, mi sento di ammirare il coraggio del personaggio Marco, che ammette pubblicamente le sue debolezze e i suoi errori senza infingimenti, e a cui auguro di mettere presto una pietra enorme su questa terribile storia con buona pace di tutti.
Sebbene l'outing di Marco Baldini possa certamente essere d'aiuto ad altri che vivono nell'ombra drammi di ludopatie ed altre dipendenze, provo un sincero fastidio nel vedere come si indulga in maniera speculativa sul suo dramma per fare ascolti o vendere giornali, in una sorta di continuo sciacallaggio che non risparmia nessuno, neanche i morti e gli scomparsi.