di Piero Montanari
La crisi che si è consumata in queste ultime ore tra la Juventus ed il suo ormai ex allenatore pluripalmato Antonio Conte, e conclusa con un divorzio drammatico tra le parti, ha gettato i tifosi del club torinese nel più tragico degli sconforti, apice raggiunto alla notizia che il posto di Conte sarebbe stato occupato da Allegri, una bravo allenatore sempre in bilico tra fascia media e fascia alta che, con la vittoria di uno scudetto e una Supercoppa Italiana col Milan (cosa non Ada poco, comunque) mantiene alta la sua rendita di giudizio ma, come si dice a Roma, "Allegri a Conte je spiccia casa", per dire che la differenza e la diffidenza sono enormi.
In tutto ciò, tra i due litiganti, se ne avvantaggia la Roma, diretta concorrente con la Juventus per la vittoria finale dello scorso campionato, che sta facendo una campagna acquisti strepitosa e ricchissima di giocatori di valore, grazie al direttore sportivo Walter Sabatini che sembra non sbagliare un colpo. L'ultimo, che probabilmente ha segnato il divorzio di cui sopra, è stato quello dell'acquisto di Juan Manuel Iturbe, alter ego di fascia di Gervinho, sottratto al club torinese con una mossa da campione dal super d. s. Roma (ex Lazio) che ha bloccato Iturbe e famiglia mentre stavano salendo sull'aereo per Torino, convinto di andarsi a presentare in sede bianconera per prendere servizio, ed invece, per 28, 5 milioni di euro (spesa superata per i giallorossi solo dall'ingaggio di Gabriel Batistuta, 32,5 milioni, ed eguagliata per Cassano nel 2001) ed un soggiorno temporaneo nella bella oasi dell'Hotel Parco dei Principi, il prossimo anno indosserà la maglia della Roma.
La "Magica", come da sempre sostengono i suoi tifosi, vince il campionato ad agosto, e gli sfottò dei laziali lo ricordano ogni volta che si parte per un nuovo anno. Ma stavolta la vendetta sportiva dell'ex laziale Sabatini nei confronti del presidente Lotito potrebbe davvero consumarsi, perché la Lazio, che il 26 maggio 2013 strappò dalle mani della Roma una Coppa Italia che sembrava ormai giallorossa, sta facendo una campagna acquisti davvero deludente, almeno a giudicare dai nomi certi, tra parametri zero che pochi conoscono, a giocatori di fascia medio bassa. Anche se Lotito, invece, è prodigo di proclami deliranti. E ogni giorno ne fa uno, per tentare di ricucire lo strappo drammatico con i tifosi laziali, che lo vorrebbero impalare nel pennone più alto dello stadio Olimpico e fargli cedere finalmente la Società che loro considerano ostaggio del presidente, in un braccio di ferro che, a memoria, non s'era mai visto. La campagna abbonamenti che non è mai cominciata e i proclami quotidiani di Lotito, il quale sembra vivere in un mondo fortemente autistico tutto suo, e non tener conto di nessun suggerimento sulla comunicazione con la sua base, è diventata una sorta di pantomima che sta raggiungendo vette alte della commedia dell'Arte.
Cose aliene dalla realtà, del tipo: "Sono consapevole che vi siano stati anche dei momenti deludenti, per i quali sono pronto ad assumermi la piena responsabilità. Non ho alcuna intenzione di nascondermi: ora è giunto il momento di gettare il cuore oltre l'ostacolo e tornare a sostenere i nostri ragazzi. C'è la volontà di ripartire, facciamolo insieme coinvolgendo tutti: la Curva Sud, la Curva Nord, i Distinti, la Tribuna Tevere - punto aggregazione e di riferimento per le famiglie - la Monte Mario, auspicando inoltre che la Tribuna d'onore torni ad essere luogo di riferimento delle eccellenze della lazialità".
Ma con quali giocatori fare ciò? E Sabatini gongola, insieme ai romanisti. Forse stavolta, con la Juve che sembra fuori gioco e Napoli permettendo, il campionato la Roma non lo vincerà solo ad agosto.
Ecco, ci sono cascato anch'io.
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