venerdì 3 febbraio 2012

Celentano, il furbo sciocco.



Polemiche per il compenso di Adriano
Polemiche per il compenso di Adriano

di Piero Montanari
Celentano, come peraltro viene raccontato su queste pagine, ha cercato di mettere a tacere i presunti moralisti per il favoloso compenso pattuito a Sanremo, pensando ad un beau geste che assomiglia, però, più ad un insulto alla povertà, male molto diffuso in questo momento nel Paese. Lui, Adriano, per sua stessa ammissione, è il Re degli Ignoranti. Però si vanta anche di essere molto, molto intelligente' e non ho timore di crederlo. Quindi, dico io, che la usasse la sua intelligenza!

Non ha capito che la devoluzione in beneficenza del suo compenso - mentre oltertutto molti artisti come lui soffrono per la fine ingiusta, voluta con un gesto proditorio, dell'assegno di professionalità della Siae - è una sciocca furbata (passatemi l'ossimoro) che incanta solo gli sprovveduti e le "casalinghe di Voghera" di cui l'Italia è ancora piena, ahinoi.

In questo modo si cerca di tacitare la coscienza di massa (ammesso che esista) per un emolumento che insulta la povertà due volte: la prima nel suo percepimento (350mila euro a sera sono davvero un eccesso, anche se c'è questa tanto sbandierata copertura pubblicitaria) poi nella sua devoluzione a famiglie bisognose, facendo diventare questa cosa una gara tra poveracci che se lo dovrebbero aggiudicare, con il 'placet' dei sindaci che dovrebbero scegliere chi "muore e chi vive" (pollice su, pollice verso).

Davvero un ignobile farsa della quale potevamo fare benissimo a meno!

Nessun commento:

Posta un commento