venerdì 23 luglio 2010

Un inedito di Rino Gaetano


Il prossimo 27 luglio, come annunciato da tempo, la Sony pubblicherà un doppio cd di Rino Gaetano, contenente 32 classici del cantautore crotonese, scomparso in un incidente d'auto il 2 giugno del 1981, e divenuto ormai un' icona per i giovani che lo hanno riscoperto a quasi trent'anni dalla sua morte.
La raccolta conterrà i classici di Rino: Gianna, Ad esempio a me piace il Sud, Michele ‘O Pazzo è pazzo davvero, ed anche il suo brano d'esordio, I Love You Marianna (con lo pseudonimo di Kammamuri's), prodotto ed arrangiato da me insieme con Antonello Venditti, che ebbe il merito di ascoltarlo al Folkstudio di Cesaroni e portarlo alla It Dischi Italia, da Vincenzo Micocci.
Il disco è fortemente trainato da un brano inedito, sicuramente un vecchio provino realizzato chitarra e voce su una frusciante musicassetta, come si usava al tempo. Ciao Charlie è il titolo, dove Rino si rivolge a qualcuno non facile da identificare (Charlie Brown? Charlie, come venivano chiamati i nemici dall'esercito americano in Vietnam? Forse...).
Ritengo piuttosto che Rino si sia divertito a giocare con la fonetica spiritosa delle due parole pronunziate insieme: CiaoCià, e che Charlie non sia nessuno. Però poi si scatena nel finale del brano, con una divertente raffica di saluti ai suoi padri artistici (che poi erano pure i miei), quelli, si, famosissimi : "Ciao Jimi, Ciao Bob, Ciao Paul, Ciao John, Ciao Otis", alla sua maniera, da precursore del rap nostrano.
Ora dico una cosa un pò stridente: il brano non è un gran chè, non mi piace e certamente non è tra i suoi migliori. Lo dico serenamente, per l'amicizia che mi legava a Rino e per tutto il tempo passato a lavorare con lui (il disco progettato insieme e il tour dell'estate 1979).
Probabile che fosse un brano di qualche suo progetto, magari scartato dal suo produttore del momento, perchè considerato non adatto a comparire su disco. Probabile che sia così, anche se oggi si recupera qualsiasi reperto di un artista scomparso, bravo e particolare come Rino, solo per l'umano piacere dell'archeologia.

1 commento:

  1. Rino è sempre Rino, senza tempo, perennemente giovane a dispetto della vita che gli è stata tolta tanto tempo fa, non credo si sarebbe
    mai sognato (allora) di accompagnare i giovani di oggi (e di ieri) nelle discoteche, nelle palestre, negli auricolari di chi corre, con la sua "Ma il cielo è sempre più blu", remixata
    d'accordo, ma è sempre lui il protagonista.
    In attesa di ascoltare il doppio cd.

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