venerdì 10 agosto 2007

Un buon momento artistico per Giancarlo Governi


Roma, agosto 2007
Da mercoledì 18 luglio su Rai 3, alle 23:45 e con cadenza settimanale, è partita la nuova serie di "Ritratti" il programma realizzato e condotto da Giancarlo con la regia di Leoncarlo Settimelli che in realtà ne è anche coautore. Racconta, come ormai ben si sa, della vita privata e professionale dei più importanti personaggi italiani dello spettacolo e dello sport. Invece, da martedì 7 agosto e poi spostato al mercoledì e per 8 settimane, sempre su Rai 3 dalle 8 alle 9 del mattino, in onda "Fermo fotogramma", realizzato sempre da Governi e Settimelli con le foto storiche dell'archivio Cartoni. Le foto scorrono sul video e raccontano le loro storie tragiche, allegre, curiose di cento anni italiani con il commento in voce di Governi. Tra poco verranno replicati alcuni dei più bei "Ritratti" nello spazio notturno di Gabriele La Porta su Rai2.
Insomma, mi sembra veramente un bel momento di riconoscimento dei valori di Giancarlo (se mai ce ne fosse stato bisogno), con questa "messe" di messe in onda dei suoi programmi, ai quali mi pregio di aver dato il mio contributo artistico con le musiche.

sabato 4 agosto 2007

Monicelli, ragazzo di 91 anni


Qualche sera fa sono ritornato da Otello alla Concordia, famoso ristorante di via della Croce (p.zza di Spagna per i non romani) che da tempo immemorabile ospita, ogni mercoledì sera, personaggi storici del Cinema italiano. Tutto iniziava alla fine della guerra, quando il vecchio proprietario della trattoria, Otello Caporicci, faceva "buffo" agli affamatissimi e poverissimi che rappresentavano, a quei tempi, la scena artistica romana. In seguito divenuti famosi e ricchi (si fa per dire), i cinematografari e gli attori hanno continuato a vedersi da Otello il mercoledì sera, dopo che il vecchio proprietario aveva abdicato la gestione alle figlie, una delle quali, Gabriella, aveva sapientemente rimesso in moto l'appuntamento del mercoledì del cinema.
L'altra sera con noi a cena c'era Mario Monicelli, lo straordinario regista de "La grande guerra" che, dopo la morte di Bergman e Antonioni, rimane tra gli ultimi testimoni di un cinema che non c'è più.