giovedì 12 luglio 2007

Sotto il dipinto del Grande

Barcellona, luglio 2007
Ecco Luca Montanari che si offre all' obbiettivo del fotografo sotto il quadro di quello che lui considera il suo calciatore preferito, Ronaldinho. Si trova nel bellissimo museo del Barcellona calcio, all'interno del Camp Nou. Auspichiamo uno stadio così bello e polivalente anche a Roma, che lo meriterebbe certamente, se non altro per i suoi tifosi. Invece l'Olimpico è uno stadione monumentale, vecchio di concezione e malamente ristrutturato dove, soprattutto se vai nelle curve, non vedi la partita (a meno che non ti porti dietro un telescopio). Una curiosità della foto: per un effetto di prospettiva assolutamente casuale, sembra che la mano di Ronaldinho si posi sulla testa di Luca, come per dargli un imprimatur, un benestare per un futuro da calciatore...

Dalla sala stampa tribune

Barcellona, luglio 2007
Ecco Luca mentre si fa fotografare dall'alto della sala stampa sulle tribune. La sua "sky line" ricorda le migliori foto di Ronaldinho!

Luca sugli spalti

Barcellona, luglio 2007
Ecco Luca Montanari mentre, seduto sugli spalti del Camp Nou, attende il suo turno.

Sala conferenze-stampa

Barcellona, luglio 2007
Luca Montanari nella sala delle conferenze stampa del Barça, mentre si accinge a parlare con i giornalisti...

Luca Montanari ai bordi del Camp Nou

Barcellona, luglio 2007
Ecco la giovane star del calcio iberico, Luca Montanari, mentre si riscalda (c'erano circa 35 gradi) ai bordi dello stadio di Barcellona, il famoso Camp Nou che in catalano significa Campo Nuovo (non era difficile). Dietro capeggia la scritta 'Més que un Club' (più di un club di calcio, anche questa non era difficile)

lunedì 2 luglio 2007

SS Lazio e la porchetta di Ariccia


Ariccia, Luglio 2007
Ormai è ufficiale e inconfutabile: la ditta ariccina di produttori di porchetta, Fa.Lu. Cioli, nota per esportare in tutto il mondo il delizioso maiale cotto di Ariccia è da sempre di estrazione calcistica laziale. I suoi titolari (l'acronimo nasconde i nomi di Fabio e Luca Cioli), non hanno mai nascosto la loro fede calcistica, sostenendo che ciò proviene da nonni e bisnonni.
Le ricerche effettuate sul territorio hanno dato la notizia per certa: sono proprio della Lazio, non ostante Giancarlo Governi vada in giro ad affermare il contrario, vale a dire di fede giallorossa.
Forse si vergogna che i porchettari Cioli siano laziali? E che male c'è? Sarei incazzato a morte io con Governi, se fossi Cioli!